Un epilogo tristemente annunciato quello della corsa ai licenziamenti, anche per effetto del superamento del blocco imposto dal Governo durante la pandemia. È inaccettabile quel che sta accadendo nel noto gruppo della GDO Pam Panorama Spa, in cui da lungo tempo denunciavamo a tutti i livelli una preoccupante deriva connotata dalla totale assenza di politiche commerciali e di un piano industriale in grado di consegnare prospettive di rilancio e garanzie occupazionali e di tenuta della rete.
Preoccupazioni fondate, tanto da indurre le organizzazioni sindacali di categoria ad indire, negli ultimi mesi del 2021, numerose e partecipate mobilitazioni che hanno visto coinvolte centinaia di lavoratrici e lavoratori sul territorio, culminate nello sciopero nazionale del 24 novembre 2021 presso il ministero delle sviluppo economico.
La decisione di Pam Panorama di ricorrere ai licenziamenti è intollerabile, soprattutto a fronte dei numerosi sacrifici già imposti ai lavoratori in questi anni e durante l’emergenza pandemica, con i tanti mercati di Roma e del Lazio pesantemente gravati dagli ammortizzatori sociali e da importanti riduzioni di salario, fino alla recente dismissione dello storico punto vendita di Latina Fiori. “Qualsiasi prospettiva di riorganizzazione non può e non deve passare per atti unilaterali e licenziamenti di massa, ma esclusivamente per mezzo di concreti piani di rilancio che tutelino l’occupazione e la dignità del lavoro e dei lavoratori Pam Panorama e delle loro famiglie.
Fuori da questo schema ogni altra scelta o azione non può che essere considerata irricevibile. Ribadiremo con fermezza all’azienda le nostre posizioni nel corso del primo incontro relativo all’ esame congiunto dalla procedura previsto per il prossimo 12 di aprile” a livello nazionale, conclude la Filcams Cgil Roma Lazio.
