Nonostante il sequestro in territorio libico l’Antartide di Mazara del Vallo torna in mare. “Sino a Pasqua saremo impegnati in battute di pesca tra le Egadi e la Sardegna. Poi ci trasferiremo per 4 mesi nelle acque della Grecia per la pesca del gambero”, ha detto Francesco Di Giovanni, il nuovo Comandante del peschereccio.
L’imbarcazione, infatti, ha mollato gli ormeggi dal porto nuovo di Mazara del Vallo dopo che per due mesi e mezzo è rimasto in cantiere per alcuni lavori di manutenzione. Questa volta sono tornati a bordo solamente Fabio Giacalone, Vito Barracco e Ibrahim Sarr. Per Giacalone, primo macchinista dell’Antartide dallo scorso anno, è un ritorno al proprio lavoro seppur con preoccupazione: “Lascio mia moglie e la mia piccola di 8 mesi a casa e il distacco, ogni volta, è duro. Sono ancora vivi in me i ricordi della prigionia e di quei mesi vissuti lontani dai miei affetti più cari, con la paura di morire”. Vito Barracco, 53 anni, a bordo fa anche il cuoco: “Il mare a volte ti fa rilassare ma non bisogna mai fidarsi, perché non sai cosa puoi trovare, a cosa vai incontro”.