Il Questore della provincia di Palermo, a seguito di accertamenti condotti dalle articolazioni investigative della Questura ed in ragione di un procedimento istruito dalla Divisione Anticrimine, ha disposto due Daspo nei confronti di altrettanti tifosi palermitani. I provvedimenti sono l’immediata risposta fornita dalla Polizia di Stato alla grave e proditoria aggressione portata ieri da un nutrito gruppo di supporter ricollegabili alla tifoseria organizzata palermitana nei confronti di tifosi comaschi, giunti al seguito della loro squadra, in occasione dell’incontro di calcio valido per il campionato di serie B e disputatosi allo stadio “Renzo Barbera”, tra le squadre del Palermo e del Como.
L’aggressione è avvenuta nei confronti di due minivan con a bordo tifosi lariani quando i mezzi, in fase di avvicinamento allo stadio “Renzo Barbera”, in transito in via del Carabiniere, sono stati oggetto di ripetuti calci e pugni. Gli aggressori sono risuciti a far arrestare la marcia dei mezzi, hanno aperto le portiere e sono entrati nei mezzi, cercando di percuotere i tifosi ospiti. Il dispositivo di sicurezza previsto dalla Questura, in particolare con la presenza di una scorta composta da una aliquota di Forze dell’Ordine al seguito dei minivan e con il tempestivo arrivo di un contingente di operatori impiegati nei servizi di Ordine Pubblico, ha scongiurato gravi conseguenze, consentendo che gli aggressori si disperdessero e rinunciassero ai loro propositi di violenza. Le Forze dell’Ordine sono riuscite a bloccare all’interno di uno dei van assaliti un giovane palermitano di 22 anni, con precedenti di polizia. Sono giunti all’identità di un secondo aggressore, un palermitano di 23 anni, attraverso i documenti e gli effetti personali contenuti in un portafogli rinvenuto all’interno del minivan. Anche in questo caso, si tratta di un giovane appartenente alla tifoseria organizzata palermitana. Il Questore ha disposto un Daspo di cinque anni, nei confronti del primo e di tre anni nei confronti del secondo. Sono in corso accertamenti per risalire alle identità degli altri componenti del gruppo, termina la nota stampa.