La Polizia di Stato di Palermo ha tratto in arresto un palermitano di 29 anni senza fissa dimora, in applicazione di un provvedimento di Custodia Cautelare in carcere, disposta dal G.I.P. del Tribunale. Il provvedimento concerne un episodio di scippo di cui è accusato il 29enne e che sarebbe stato compiuto lo scorso 2 settembre in via Maqueda ai danni di una turista serba. La straniera, in compagnia di una connazionale, stava percorrendo il noto asse viario cittadino in orario mattutino, diretta verso la stazione centrale ove avrebbe preso un treno per abbandonare il capoluogo.
Sarebbe stata “puntata” da un motociclista a bordo di scooter che l’avrebbe incrociata prima di invertire repentinamente il senso di marcia, affiancarla e sottrarle con violenza la borsa contenente un telefonino di ultima generazione, la somma di 800,00 euro e svariati effetti personali. Immediatamente giunti sul luogo dello scippo, i poliziotti dei “Falchi” della Squadra Mobile hanno sviluppato gli elementi investigativi in loro possesso, anche alla luce della profonda conoscenza delle dinamiche criminali del territorio. Attraverso la consultazione delle immagini registrate dalle telecamere di zona è stato possibile annotare il targhino del ciclomotore utilizzato dallo scippatore ed attraverso le stesse immagini, si è pervenuti all’identificazione del presunto malvivente.
L’effigie dell’uomo è stata sottoposta con esito positivo alla turista, nel frattempo giunta in altro comune siciliano dove stava proseguendo la sua vacanza. I poliziotti che nel frattempo avevano recuperato e sequestrato anche alcuni indumenti di pertinenza dell’uomo perfettamente corrispondenti a quelli utilizzati dallo scippatore, hanno eseguito il provvedimento. Il palermitano si trova recluso presso la locale casa circondariale. Giova precisare che il cittadino è, allo stato, indiziato in merito ai delitti contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.