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Napoli: 2 mln di euro per i lavori della Galleria Vittoria

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Alessandra Clemente, la giunta ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria finalizzata alla rifunzionalizzazione della Galleria Vittoria.

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Roma, ingegnere italiano rapito da sconosciuti

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E’ di questa mattina la notizia del rapimento di Giovanni C., 74 anni, ingegnere, era nel Paese per conto della ditta romana di costruzioni Bonifica Spa: si stava occupando proprio della costruzione di una strada. Pare che l’uomo sia stato rapito da “sconosciuti” nel cantiere dove stava lavorando ad Haiti.

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Campania, De Luca: “Oggi riaffermiamo l’uguaglianza di ogni cittadino”

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Il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha salutato la ricorrenza del 2 giugno con un messaggio postato sulla sua pagina Facebook.  “A 75 anni dal referendum che sancì la nascita della Repubblica Italiana come unica e indivisibile, vogliamo ricordare questo evento fuori da ogni forma retorica di celebrazione per riaffermare l’uguaglianza sostanziale, non solo formale, di ogni cittadino di fronte allo Stato”, scrive De Luca in occasione del 2 giugno.

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Napoli, non vedente precipita dal balcone: in corso le indagini

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Una donna non vedente per cause in corso di accertamento è precipitata al suolo dal balcone della sua abitazione ed è morta. La tragedia è avvenuta nel napoletano. E’ successo alle prime luci dell’alba in via Spallanzani, a confine tra i comuni di Giugliano e Villaricca.

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“Viva l’Italia, viva la Repubblica!”: le “nozze di diamante “tra il popolo e l’Italia

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“Quest’anno corre il settantacinquesimo anniversario del 2 giugno 1946, una data storica per l’Italia e per il mondo: l’Italia diventa una repubblica, libera e democratica, fondata sul lavoro.

La Monarchia Sabauda viene largamente sconfitta nel referendum istituzionale e, nonostante le prime resistenze del “re di maggio”, deve abbandonare la penisola. A nulla è servita la callida abdicazione tardiva del compromesso Vittorio Emanuele III.

Gli italiani, e le italiane, perché per la prima volta votarono anche le donne, decretarono la fine della monarchia e scelsero una forma di stato che vede il popolo come unico depositario della sovranità e le istituzioni come espressione di questa sovranità.

Dopo 75 anni, ben tre quarti di secolo, le “nozze di diamante” tra popolo italiano e repubblica meritano qualche considerazione.

La prima: mai in tanti secoli, dalla caduta dell’Impero Romano, l’Italia ha goduto di un così lungo periodo di pace.

Durante la monarchia, che ha esercitato il suo potere pienamente dal 1861 al 1922, o, al meglio, fino al 1925, l’Italia ha combattuto varie guerre: la guerra contro l’Impero Asburgico nel 1866 a fianco della Prussia; le guerre coloniali; la prima guerra mondiale.

Due di queste si sarebbero potute evitare con accordi diplomatici, essendoci stati offerti dall’Austria-Ungheria, in cambio della neutralità, il Veneto nel 1866 e il Trentino nel 1915, ma in entrambi i casi prevalsero gli “spiriti bellicosi” di una esigua minoranza e, nel secondo caso, la politica “parallela divergente” del sovrano, incapricciatosi per la guerra.

Dalla guerra del 1866, l’Italia uscì umiliata per essere stata sconfitta, per terra, a Custoza, da truppe austriache largamente inferiori per numero e, per mare, a Lissa, da una flotta che contava meno della metà delle unità italiane, “perfettamente” condotte al disastro da quel Persano, promosso ammiraglio per raccomandazioni reali.

Dalla guerra mondiale, l’Italia uscì delusa dal trattato di Versailles che non le riconobbe ciò a cui – improvvidamente – era stata spinta ad aspirare da governanti senza scrupoli e bravi ad agitare le folle con promesse magniloquenti ed irrealizzabili, non dopo aver rischiato di essere sconfitta, invasa e smembrata nella sua recente unità nazionale, dopo la rotta di Caporetto, i cui responsabili maggiori non furono neanche puniti perché prossimi alla casa reale.

La crisi postbellica permise l’incubazione del fasciscmo, cui il solito re di alta statura morale non volle opporre alcuna resistenza, rifiutando, dopo averlo promesso, di firmare lo stato d’assedio. Il resto lo si può addebitare anche al fascismo senza, però, dimenticare la complicità reale e la fuga dell’8 settembre 1943 che lasciò l’esercito italiano sbandato e la popolazione inerme alla mercè dei tedeschi. Il coraggioso monarca, tra l’Italia e se stesso, scelse, come sempre, se stesso.

Per contrasto il pensiero non può che andare alla scomparsa regina madre inglese che, al Primo Ministro Churchill che le chiedeva di lasciare, insieme alle principesse, Londra, sotto i bombardamenti tedeschi, rispose chiedendo dove sarebbe andato il re. Quando Churchill replicò che il posto del re era a Londra col suo popolo, lei, immediatamente e senza tentennamenti, soggiunse che il posto della regina era affianco al re e quello delle principesse con la madre e il padre, ponendo fine alla discussione una volta per tutte. E’ storia che l’attuale regina Elisabetta, adolescente, uscisse ogni mattina a soccorrere i feriti e che avesse imparato anche a guidare i camion per aiutare i suoi connazionali.

Le donne espressero, per la prima volta, il loro voto il 2 giugno 1946 e contribuirono ad eleggere ventuno donne all’Assemblea Costituente, tra cui la futura Presidente della Camera Nilde Jotti. I tanto laici liberali, in tanti anni di ininterrotto governo, non avevano mai concesso il voto alle donne: ci vollero popolari, repubblicani, socialisti e comunisti, rinati dalle ceneri del fasciscmo e della guerra, per riconoscere tale diritto all’altra metà del popolo.

In questi tre quarti di secolo, l’Italia è cresciuta economicamente e socialmente come mai prima, fino a collocarsi tra i primi dieci paesi al mondo. Nonostante corruzione, tentazioni autoritarie, stragi, terrorismi e mafie, è rimasta integra, libera e democratica e questa è una prova storica della sua notevole resistenza.

Se si condivide la stessa tesi monarchica, secondo cui il fascismo avrebbe esautorato del tutto il sovrano, la repubblica italiana è durata già più a lungo della monarchia italiana, che non raggiunse neanche i settant’anni, ed ha ripetutamente doppiato la durata del fascismo, che si fregiava di aquile e allori imperiali, nostalgico di una gloria lontana ed inattingibile.

Un popolo di contadini analfabeti si è evoluto in una società pluralista ad economia avanzata e tutto questo è accaduto durante la repubblica e, per quel che è dato sapere dei nessi di causalità storica, grazie alle conquiste repubblicane. Quello che fu il sogno di Mazzini e Garibaldi si è incarnato in una repubblica che, pur non scevra di difetti e spesso in crisi, è la nostra figlia – perché l’abbiamo creata noi, attraverso i nostri genitori e i nostri avi – e nostra madre, perché ci nutre e ci educa.

Pablo Neruda, nel suo libro di memorie, racconta che un giorno il presidente cileno Salvador Allende, affacciandosi al balcone del palazzo del Governo, abbia visto un manifestante che agitava un cartello con su scritto: “Este gobierno es un gobierno de mierda, pero es mi gobierno” e sia sceso di corsa in strada ad abbracciarlo, per poi spiegare a chi glielo chiedeva che quello era il modo giusto di fare in politica: criticare il proprio governo, ma apprezzare il fatto che sia espressione democratica di un popolo libero di scegliere, appunto quello che il popolo cileno non fu più per molti anni, dopo il colpo di stato del generale Pinochet.

Anche noi, in Italia, abbiamo rischiato di finire come il Cile, ma, fortunatamente, non è andata così e, nonostante alcuni tentativi di destabilizzazione, siamo ancora cittadini di un libero stato democratico, nato dalle macerie di una guerra che, ad un certo punto, divenne anche guerra civile.

Della libertà e democrazia si comprende appieno il valore spesso solo quando vengono meno o sono seriamente minacciate. Questa è la sfida sociale e culturale del nostro tempo, se vogliamo arrivare a doppiare e poi ancora superare il già ambizioso traguardo raggiunto: lavorare per rafforzare la libertà e la democrazia: nei luoghi di lavoro, nell’organizzazione sociale e politica, nell’attività economica, nella giustizia e sicurezza pubblica. E le istituzioni educative hanno un compito fondamentale: formare non solo i futuri produttori del sistema economico, ma, prima ancora, dei cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Non va dimenticato che forse il più grande profeta della repubblica in Italia, Giuseppe Mazzini, scrisse dei doveri dell’uomo, prima e più che dei diritti, ritenendo che in una società repubblicana, ognuno dovesse fare la sua parte per i bene della società.

Il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno, queste tre ricorrenze così prossime l’una all’altra, debbono formare la corona civile del nostro tempo per garantire un futuro degno di essere vissuto alle prossime generazioni.

Viva l’Italia, viva la Repubblica!”.

Caos all’open day di Bologna: assembramenti e spintoni

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Fallimentare il primo open day vaccinale in Emilia-Romagna in corso alla fiera di Bologna, dove dalle otto, la fila fino a quell’ora ordinata, è saltata e si è sfiorata quasi la rissa di fronte al portone di ingresso del palazzo dei congressi. Urla, spintoni tra le persone ammassate che hanno fatto a gara’ per entrare nella struttura. Il tutto è avvenuto senza la presenza delle forze dell’ordine o di un referente organizzativo. Così la lista che era stata preparata, in autogestione, secondo l’ordine di arrivo da alcuni ragazzi

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Paura nella notte a Torre del Greco: maxirissa tra giovanissimi

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Rissa nella notte a Torre del Greco, in via delle Mimose, segnalata da un cittadino al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. Pare che il litigio coinvolgesse alcuni giovani, che hanno utilizzato anche bastoni, terrorizzando passanti e residenti.

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Tragedia sulla statale 64: 30enne muore mentre rientra da lavoro

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Ha perso la vita Antonio Corigliano, 30enne di Grumo Nevano e residente a Gaggio Montano, a seguito di un incidente stradale avvenuto questa mattina nel bolognese, in località Vergato sulla statale 64 Porrettana.

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Bernardelli 9×21 e droga in chioschetto: in manette un 23enne

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Arrestato per detenzione di arma comune da sparo e detenzione di droga a fini di spaccio un 23enne incensurato di Ponticelli. L’arma è risultata rubata a Napoli nel 1998. Durante una perquisizione nella sua abitazione i militari hanno poi rinvenuto e sequestrato quattro grammi di marijuana e un panetto di hashish del peso di 95 grammi. Finito in manette il giovane è stato condotto al carcere di Poggioreale.

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Servizi Segreti: questa legge lasciatemelo dire è equiparabile alla Mafia che è una montagna di…

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Da ieri G. Brusca, boss mafioso, autore di oltre 150 omicidi è un uomo libero. L’aver rapito e sciolto nell’acido il piccolo G. Di Matteo, ma soprattutto l’aver premuto il telecomando a Capaci, il 23 maggio 1992, dove morirono il magistrato G. Falcone, sua moglie e la scorta, è un passato per la legge ormai espiato. L’aver collaborato gli ha permesso di usufruire di uno sconto di pena previsto da una normativa, voluta dallo stesso G. Falcone prima di essere ammazzato.

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Bollettino del 1° Giugno: 2.483 nuovi contagi nelle ultime 24 ore

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Secondo l’ultimo bollettino, sono 2.483 i nuovi contagi da coronavirus in 24 ore, le vittime sono 93. Il rapporto positivi-tamponi scende all’1,1%. Le terapie intensive scendono sotto quota mille: non accadeva da più di sette mesi, con 10.313 guariti. Sono 35.131.484 le dosi di vaccino somministrate in totale. Ieri 1.820 contagiati, 82 morti e 6.358 guariti.

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Covid Campania: 375 nuovi contagi nelle ultime 24 ore

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Sono 375 i nuovi casi di Covid-19 in Campania nelle ultime 24 ore su poco più di 10mila tamponi molecolari analizzati. Altri 15 i decessi registrati, oltre un migliaio i nuovi guariti. Si allenta la pressione negli ospedali: i ricoverati scendono sotto quota 700, con 58 persone in terapia intensiva e 636 nei reparti ordinari.

Il Garante dei detenuti della Campania Ciambriello presenta il Progetto burnout e stress lavoro correlato – strategia di prevenzione e intervento per gli operatori penitenziari

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Si è concluso il doppio appuntamento promosso dall’Ufficio del Garante regionale delle persone private della libertà personale, sul tema della prevenzione e delle strategie d’intervento sul fenomeno dello stress lavoro correlato. Nel corso dei due workshop realizzati presso gli istituti penitenziari di Poggioreale e Secondigliano dall’associazione Akira, sono intervenuti il Garante Samuele Ciambriello, il Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Antonio Fullone, i direttori Carlo Berdini e Giulia Russo, le criminologhe Iolanda Ippolito e Giuseppina Seppina, e lo psicologo Ciro Mayol.

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Tratta di nigeriane per la prostituzione: in manette una latitante 19enne

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Gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, su segnalazione della Centrale Operativa, sono intervenuti presso un hotel in via Giuseppe Pica dove hanno rintracciato una 19enne nigeriana destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 28 maggio 2019 dal Gip del Tribunale di Bologna poiché gravemente indiziata di associazione per delinquere finalizzata alla tratta e all’ingresso di donne nigeriane in Italia per far loro esercitare la prostituzione.

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Napoli al setaccio: controlli sugli illeciti in maniera ambientale

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Prosegue la lotta agli illeciti in materia ambientale. I controlli da parte della Polizia Municipale di Napoli sul corretto conferimento dei rifiuti, hanno interessato Pianura in via Montagna Spaccata, via Cannavino, via Padula, via Campanile, via Vecchia Napoli.

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Green pass più facile, anche su app Io e Immuni: lo prevede il Dl Recovery

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Dal fascicolo sanitario elettronico fino alle app Io e Immuni, ci saranno più canali e si potrà scaricare anche tramite medico di base, pediatra o dal farmacista. Per chi non ha lo SPID ci sarà un codice inviato via mail o sms – abbinato alle ultime 8 cifre e alla scadenza della tessera sanitaria.  Lo prevede il decreto Recovery in vigore da oggi. Le Regioni dovranno trasmettere al portale ad hoc gestito da Sogei i dati dei cittadini cui è stata somministrata “almeno una dose di vaccino”.

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Roma, sbagliano il nome di Ciampi: sospesa la cerimonia sul largo del lungotevere Aventino

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Sbagliata la targa dedicata all’ex presidente della Repubblica Ciampi che da oggi intitola un largo del lungotevere Aventino a Roma. Sul travertino, infatti, il nome dell’ex capo dello Stato è stato inciso con un errore. Carlo Azeglio è infatti diventato “Carlo Azelio”, cioè senza la “g”.

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Truffe online su moto: la rabbia di un cittadino

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I carabinieri della stazione di Castelfranci, grazie alla denuncia sporta da un cittadino che, dovendo assicurare la sua moto, è stato attratto dal prezzo oltremodo conveniente di una polizza pubblicizzata su internet.

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Napoli, disposta l’autopsia per la 40enne deceduta dopo intervento alla tiroide

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Fissata per venerdì 4 giugno il conferimento degli incarichi per l’esame autoptico sul corpo di Consiglia Benducci, la 40enne di Torre del Greco, deceduta lo scorso 19 maggio nell’Ospedale del Mare del quartiere Ponticelli di Napoli dove era giunta il giorno prima, in codice rosso, in preda a una grave crisi respiratoria.

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Torre del Greco: spedizione punitiva con mazze e caschi. Incastrati da video su Facebook

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A Torre del Greco un ragazzo è stato aggredito da un gruppo di coetanei, che hanno reso pubblico anche il video dell’aggressione su Facebook: si tratta di una sequenza ripresa con lo smartphone da una donna che urla contro gli aggressori. L’aggressione è avvenuta a opera di un gruppo di giovani arrivati sul posto a bordo di scooter e auto. Vittima un loro coetaneo, solo contro la furia del branco.

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