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Croce Rossa Italiana e Legambiente insieme per contrastare la crisi climatica

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Croce Rossa Italiana e Legambiente uniscono le forze per prevenire gli effetti delle ondate di calore: si chiama “Cresce il caldo, cresce la prevenzione” la campagna comune che vede fianco a fianco le due associazioni con l’obiettivo di promuovere azioni che tengano insieme giustizia ambientale e sociale.

Nell’ambito della campagna, promossa ormai da anni dalla Croce Rossa Italiana, è attivo da quest’anno, 24 ore su 24, il numero verde 800 – 065510 per ricevere informazioni, supporto e assistenza su come prevenire in qualsiasi momento gli effetti negativi di queste condizioni metereologiche estreme. Prima di una serie di campagne, progetti e iniziative territoriali incentrate su lotta ai cambiamenti climatici, tutela della salute e dell’ambiente che vedranno insieme Legambiente e Croce Rossa Italiana, “Cresce il caldo, cresce la prevenzione” punta a sensibilizzare e informare i cittadini anche sulle possibili azioni da mettere in campo per mitigare i rischi legati al climate change, a partire dall’adozione di stili di vita più sostenibili.

Le sempre più frequenti ondate di calore registrate negli ultimi anni, del resto, mettono a dura prova la salute dei soggetti più vulnerabili, soprattutto nei contesti urbani. L’Italia non fa eccezione, anzi, è tra i Paesi dove potrebbe verificarsi uno dei maggiori aumenti di mortalità associati al caldo, superata nel mondo soltanto da Filippine e Vietnam, in una prospettiva al 2100 e in assenza d’interventi di mitigazione.

Guardando ai numeri più recenti disponibili (i dati 2019 del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, relativi a 27 città italiane) emerge un eccesso di mortalità particolarmente accentuata nel mese di giugno, con +682 morti: un incremento del 10% rispetto alla media registrata nei cinque anni precedenti. Soltanto tra il 2005 e il 2016, nelle città analizzate i decessi attribuibili alle ondate di calore sono stati 23.880, soprattutto tra gli anziani, i bambini e i malati cronici. I cambiamenti climatici accelerano il fenomeno, con temperature estive sempre più elevate in città, tanto che dal 1960 a oggi a Roma la temperatura è aumentata di 3,65°C, a Milano di 3,34°C, a Bari di 3,05°C e a Napoli di 2,18°C (European Data Journalism Network).

“Sono ormai diversi anni che attraverso il nostro Osservatorio Cittaclima rileviamo un progressivo aumento delle temperature e ondate di calore sempre più frequenti nei principali centri urbani in Italia, con conseguenze importanti non soltanto per la salute dell’ambiente ma anche per quella dei cittadini, vittime degli effetti diretti e indiretti della crisi climatica. La prevenzione, a tutti i livelli, è senza alcun dubbio l’elemento chiave per contrastarne gli impatti – osserva il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani – Per questo, riteniamo la campagna lanciata insieme a Croce Rossa Italiana uno strumento efficace ed essenziale per divulgare a quante più persone possibili informazioni utili su comportamenti semplici, ma preziosi, che ciascuno di noi può adottare nella propria quotidianità per ridurre considerevolmente il rischio di esposizione a questi fenomeni”.

“Bisogna far capire ai cittadini del mondo e ai loro governi che quando si parla di cambiamenti climatici non si parla del futuro – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) – ma del presente. E bisogna anche far capire che il pianeta è un tutto organico e che ciò che accade oggi sotto i nostri occhi e che crea allarme o disagio, è collegato. Ho già avuto modo di sottolinearlo in contesti nazionali e internazionali. Nel solo 2016, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, 23 milioni e mezzo di persone si sono dovute spostare dal loro territorio a causa di drastici effetti del cambiamento climatico. Si continua a reagire ad ogni pioggia intensa, ad ogni allagamento e ad ogni alterazione meteorologica come se fosse un evento eccezionale. Per quanto riguarda il nostro Paese, nessuno vuole capire che il clima della Penisola non è più quello del secolo scorso e che il vecchio adagio secondo cui ‘non ci sono più le vecchie stagioni’ è una evidente e immodificabile realtà. Quando parliamo di cambiamento del clima bisogna spiegare a tutti che non stiamo parlando di un imminente ma contenibile futuro, ma di un presente già in atto”.

Bollettino delle Acque della Campania: livello dei fiumi ancora in calo

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In Campania, nella giornata del 28 giugno 2021, si registrano – rispetto alla scorsa settimana – decrementi dei livelli idrometrici in 20 delle 29 stazioni di riferimento poste lungo i fiumi della regione, ma anche 7 aumenti, un dato non interpretabile ed una invarianza, con tutti i dati di foce condizionati da marea crescente vicina al picco di alta. Il fiume Sele appare in calo omogeneo, mentre il Sarno risulta in calo nel basso corso ad eccezione della foce. Il Garigliano è in lieve calo come il Volturno; questo fiume evidenzia una trasposizione di volumi da monte a valle della Traversa di Ponte Annibale a Capua.

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Bimba di 5 mesi in fin di vita: indagini in corso a Genova

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Una bimba sassarese di 5 mesi lotta tra la vita e la morte nell’ospedale Gaslini di Genova in seguito al principio di soffocamento provocatole da un sacchetto di plastica che, per cause che accerterà l’inchiesta della Procura, le ha cinto la testa fino a impedirle di respirare. L’incidente, riferito dal quotidiano La Nuova Sardegna, risale ad alcuni giorni fa.

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Scoperte fabbriche clandestine in Campania: l’operazione della GdF

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Due navi di oltre venti metri stazionano al confine con le acque territoriali italiane. È notte fonda nel Canale di Sicilia, quando ad un tratto a queste imbarcazioni si avvicinano tre gommoni partiti dalla costa di Marsala. Una soffiata avverte la Guardia di finanza, che con un elicottero e due motovedette veloci piomba a gran velocità su quel tratto di mare. L’elicottero illumina a giorno una porzione d’acqua color petrolio, i finanzieri saltano sulle due imbarcazioni. Ma qui non trovano migranti nascosti nelle stive e nemmeno carichi di droga o tonni pescati illegalmente e già tagliati e fatti sparire nelle intercapedini.

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Crisanti: “Sorpresi da variante Delta. Adattare regole Green Pass”

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“Green Pass? penso che ci dobbiamo abituare e via via adattare le regole alle evoluzioni del virus“. Queste le parole di Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. “La variante Delta è stata una sorpresa per tutti, non solo è altamente trasmissibile ma infetta con una frequenza allarmante anche tutte le persone che hanno fatto una sola dose, indipendentemente dal vaccino”, spiega l’esperto.

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Blitz clan in Campania: 17 arresti per detenzione di armi e droga

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Circa 150 carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno fermato dando esecuzione a 17 ordinanze di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Gli arresti sono avvenuti all’alba tra Napoli, Benevento, Acerra (NA), Pomigliano d’Arco (NA), Castello di Cisterna (NA), Casamarciano (NA), Castel Volturno (CE) e Liscate (MI).

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Omicidio nella notte a Taranto: vittima un 21enne

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Un vero e proprio agguato quello avvenuto per la strada, in via Capecelatro, all’incrocio con via Liside.

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La variante Delta fa paura: focolai in varie regioni italiane

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La variante Delta è ora almeno al 16,8% (in Lombardia al 6%): una percentuale distante dalla variante Alfa (al 74,92%), ma in crescita rapidissima. In crescita è anche la variante Kappa, un sottotipo della Delta.  “E’ verosimile ci costringerà a rimodulare il green pass, rilasciandolo dopo la seconda dose di vaccino”, ha detto il sottosegretario Sileri.

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Bollettino del 28 giugno: 389 nuovi contagi nelle ultime 24 ore

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Il report del ministero della Salute registra 389 nuovi positivi e 28 decessi. I tamponi processati sono 75.861 con un tasso di positività stabile allo 0,5%. Calano le terapie intensive (-5) e i ricoveri ordinari (-20).

639 vittime sul lavoro per covid in 17 mesi di pandemia: il report dell’Inail

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Molise, Campania, Abruzzo, Lombardia e Liguria. Queste le regioni con il più alto indice di mortalità per Covid sul lavoro rispetto alla popolazione occupata in 17 mesi di pandemia. È la prima istantanea della più recente indagine elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sull’emergenza sanitaria nel Paese sulla base di dati Inail. Mentre tra quelle in cui l’indice di mortalità risulta essere meno elevato si trovano Trentino Alto Adige, Basilicata, Sardegna, Toscana e Veneto (vedi tabelle allegate). E proprio il Veneto risulta essere la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati. Infatti, rispetto ad un’incidenza media nazionale pari a 27,9 il Veneto fa registrate un indice di 13,2. Ben lontano dai più preoccupanti valori di Lombardia (41,1) e Lazio (27,4). Tra gli indici più preoccupanti quelli di Molise (75,7), Campania (45,8), Abruzzo (43,0) e Liguria (38,3). Una nuova mappatura quella realizzata dall’Osservatorio mestrino che pone al centro dell’emergenza il rischio reale di mortalità.

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Covid Campania: 48 nuovi positivi in 24 ore

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Sono 48 i positivi del giorno, di cui 16 sintomatici. I tamponi effettuati sono stati  1.761 (di cui 1.518 antigenici). I deceduti 17 ( 3 deceduti nelle ultime 48 ore, 14 deceduti tra aprile e maggio ma registrati ieri). Il report posti letto su base regionale prevede 656 posti letto di terapia intensiva disponibili, di cui occupati 23. I posti letto di degenza disponibili sono 3.160, di cui occupati 216.

Lo staff del Sindaco di Somma Vesuviana, esprime piena solidarietà al capo staff Giusiana Guerra

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Lo Staff del sindaco di Somma Vesuviana, testimonia piena solidarietà nei confronti del capo staff Giusiana Guerra, oggetto ancora una volta di commenti, attacchi, offese personali. Nel ribadire la nostra condanna di tali atteggiamenti che vengono assunti inoltre nei confronti di una donna, lo staff tutto ha deciso di essere dalla parte di un’attenta operazione di verità per la quale si invia in allegato la relazione del Responsabile dell’Ufficio Ragioneria. L’attacco personale va prontamente condannato, soprattutto quando nel 2021 viene fatto nei confronti di una donna. La dott.ssa Guerra è stata oggetto di post e dirette (alludendo alla sua persona senza fare nomi) e soprattutto dimenticando che i tempi della propaganda elettorale sono lontani, e che la stessa non dovrebbe trascendere in attacchi o illazioni personali e infondate, bensì essere basata su programmi e proposte nell’interesse della città di Somma Vesuviana. Al fine di difendere la verità che deve essere sempre raccontata con convinzione e umiltà ai cittadini Sommesi alleghiamo quanto relazionato dal Responsabile dell’Ufficio Ragioneria nella quale riporta testualmente: “la dipendente Guerra Giusiana, ha devoluto le sue spettanze stipendiali a “beneficio di progetti di utilità sociale programmati dall’Area “Politiche sociali” per la creazione di aree attrezzate per bambini e/o anziani”. Per l’anno 2020 l’importo totale destinato per tali spese ammonta ad euro 8.800,00”.

E’ inoltre scritto nella stessa che: “a partire da gennaio 2020, le competenze stipendiali della Dott.ssa Giusiana Guerra sono devolute all’acquisto di attrezzature per bambini e/o anziani” sottolineando la denominazione di entrambi i capitoli nei quali confluiscono gli stipendi. Questa è la realtà e comunque andando oltre la storia personale della dott.ssa Guerra, qualsiasi attacco alla persona deve essere sempre confinato nel rispetto e non sfociare nella strumentalizzazione di parte.

Offendendo e calunniando lei non solo si offende un’intera categoria, quella delle donne, che come sempre è in prima linea nei momenti difficili ma si attacca un intero staff ed anche la categoria dei dipendenti pubblici che proprio in questo anno di pandemia ha dato ulteriore prova di vicinanza alla città. Oggi è il momento della solidarietà, delle scelte e soprattutto delle proposte da portare avanti nell’interesse di Somma Vesuviana e non degli attacchi personali!

Molto più importante difendere la verità che la propria opinione. È infatti molto utile mettere a fuoco il punto di vista delle persone coinvolte per comprendere le vere motivazioni della discussione. Troppo spesso non ci rendiamo conto che le nostre opinioni non nascono dall’amore per la verità ma sono il risultato di errori protratti nel tempo.

(Dall’ Enciclica Caritas in veritate)

Vacunas en España, puntos activos abiertos las 24 horas del día

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Ya están activos los primeros puntos de vacunación contra el covirus abiertos las 24 horas del día en España: son el Hospital Isabel Zendal de Madrid, que ya se utiliza desde hace tiempo para vacunar durante el día, y el pabellón Santiago Martín de Tenerife (Islas Canarias). El objetivo es acelerar la inmunización masiva: actualmente en el país ibérico el 51,3% de la población ha recibido al menos una dosis y el 33,5% ha completado el ciclo.

Vaccini in Spagna, attivi punti aperti 24 ore su 24

Sono attivi i primi punti di vaccinazione contro il covid aperti 24 ore su 24 in Spagna: si tratta dell’ospedale Isabel Zendal di Madrid, già da tempo utilizzato per vaccinare di giorno, e il palazzetto dello sport Santiago Martín di Tenerife (isole Canarie). L’obiettivo è accelerare l’immunizzazione di massa: attualmente nel Paese iberico il 51,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e il 33,5% ha completato il ciclo.

Ossessione fatale: in manette un fiorentino 41enne

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Quella donna, una trentanovenne pistoiese, era diventata una vera e propria ossessione. Tanto che a marzo lo stalker, un fiorentino di 41 anni, aveva ricevuto un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima con l’applicazione, per la prima volta in provincia di Pistoia, del braccialetto elettronico in grado di segnalare sia alla persona offesa che alle Forze dell’ordine la presenza del soggetto ad una distanza inferiore rispetto a quella prescritta. Ma neanche questa misura lo ha fatto desistere dal suo intento di perseguitare la donna. Ha continuato a fare di tutto pur di avere contatti con lei nonostante il provvedimento cautelare emesso dall’autorità giudiziaria.

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Covid Campania, Unità Crisi: “Noi e governo insieme su mascherine”

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“Il provvedimento del governo e l’ordinanza della Regione Campania sono molto simili. Entrambi sottolineano che comunque la mascherina va tenuta con sé e va indossata quando ci sono rischi di assembramento anche all’aperto”. Così Nino Postiglione, responsabile dell’Unità di Crisi della Regione Campania, descrive i due provvedimenti validi da oggi sulle mascherine, quello emesso dal governo per le zone bianche e quello della Regione Campania per il suo territorio.

“Le due pronunce – spiega Postiglione – dicono in pratica la stessa cosa ma lo fanno in modo diverso. Il governo sottolinea che ‘cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario’. L’ordinanza della Regione precisa invece che ‘l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti. L’utilizzo dei detti dispositivi resta pertanto obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato – ad es. nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento – nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli, navi'”.

Covid Campania, De Luca: “Visita Speranza? Non ho notizia evento”

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“Non ho alcuna notizia di questo evento che cambia i destini del mondo”. Dopo averlo attaccato e averne chiesto le dimissioni per i rallentamenti nella campagna vaccinale.  

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Roma: bimba colpita da ischemia salvata all’Umberto I

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Era arrivata il 17 giugno al Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I, a Roma, con un attacco ischemico cerebrale a seguito di un’infezione da Covid, ed è stata salvata grazie a un intervento multidisciplinare. È successo a una bambina di 9 anni: mentre giocava in un centro estivo, era divenuta improvvisamente sonnolenta e all’arrivo in pronto soccorso non riusciva più a parlare.

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Covid e Vaccini: risposta anticorpale nei bimbi è maggiore degli adulti

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È quanto emerge da uno studio dei Ricercatori dell’Università degli Studi di Padova e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Padova, la Fondazione Penta Onlus e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che dimostra come in soggetti asintomatici o lievemente sintomatici, la risposta anticorpale contro Sars-CoV-2 dei bambini è superiore e più duratura rispetto agli adulti.

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Furbetti Bonus: le indagini della Regione Campania

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Prosegue senza sosta la caccia ai furbetti del “Bonus” a professionisti e autonomi grazie alle indagini della Regione Campania.  Al termine dell’istruttoria avviata dal Palazzo Santa Lucia per verificare la sussistenza dei requisiti, i beneficiari irregolari hanno ricevuto il decreto di revoca del contributo una tantum erogato l’anno scorso quando, in primavera, è esplosa la pandemia anche in Italia e c’è stato il blocco con il lockdown totale. L’attività di controllo esercitata dagli uffici regionali si è limitata alla verifica delle autocertificazioni.

Tra i beneficiari non sono mancati i furbetti che hanno ottenuto il contributo nonostante non avessero i requisiti previsti dal bando. Tra le cause principali di revoca del beneficio deliberato dalla Regione Campania c’è il mancato esercizio dell’attività professionale al momento della richiesta. Qualcun altro, invece, non ha calibrato bene i tempi e alla data di presentazione della richiesta del bonus si trovava assunto come “dipendente” e non aveva il requisito obbligatorio di “autonomo”.

Il sistema telematico, ad ogni modo, ha ridotto le possibilità di truffare la regione con dichiarazioni fasulle. Disponendo dell’anagrafica del beneficiario, gli uffici hanno potuto fare controlli incrociati con le banche dati dei vari enti pubblici e previdenziali. Ed è così che i furbetti del bonus sono stati scoperti. Oltre alla revoca del contributo nei loro confronti si potrà procedere anche sotto il profilo penale per il reato di falso. Dalla Regione fanno sapere che i controlli non sono stati completati. E potrebbero esserci altri falsi autonomi che dovranno restituire il bonus.

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