Nel sangue di due neonate sono stati trovati gli anticorpi contro il virus. Si tratta, spiegano i responsabili dell’equipe di medicina prenatale dell’Ulss 6 Euganea, di un caso unico in Italia. Le mamme, due professioniste sanitarie, non erano mai state contagiate e si sono sottoposte volontariamente alla vaccinazione al terzo trimestre di gravidanza. Le due mamme sono professioniste sanitarie e sebbene non fossero state contagiate, si sono sottoposte volontariamente al vaccino. Sono state anche tra le prime donne in gravidanza a vaccinarsi.
“Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita – ha sottolineato invece Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile dell’équipe del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 Euganea – Infatti, gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale“. Riguardo alla possibilità di vaccinare donne in gravidanza, il dottore ha aggiunto – “Gli studi sono limitati, ma concordi nel suggerire che non ci sono effetti collaterali sulla mamma e sul feto. La vaccinazione quindi potrebbe essere indicata, anche in gravidanza, nelle situazioni con fattori di rischio, come suggerito dalle Società di Ginecologia Italiane lo scorso 2 gennaio. Potenziali rischi e benefici devono essere valutati caso per caso e discussi con il proprio ginecologo. L’infezione con complicanze respiratorie da SARS-CoV-2 può determinare un serio pericolo per la donna gravida e il neonato”.