POLLICA – È dal verbale dell’interrogatorio del pentito di camorra Romolo Ridosso che salta fuori il nome del presunto esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore.
L’ex collaboratore di giustizia, infatti, ha indicato in Lazzaro Cioffi, ex carabiniere casertano, l’uomo che avrebbe ucciso Vassallo, con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre del 2010.
“Mi disse “‘“è stato ‘o cumpagno tuo“. Io dedussi che era Cioffi perché era l’unico del gruppo che frequentavo insieme a lui”. Queste le parole testuali di Ridosso, arrestato il 7 novembre scorso insieme all’imprenditore Giuseppe Cipriano, allo stesso Cioffi ed al colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo per quel delitto avvenuto 14 anni fa.
Spetterà, ora, agli investigatori verificare l’attendibilità delle dichiarazioni rese da Ridosso che è stato l’unico dei quattro indagati a non ricorrere al Tribunale del Riesame. Proprio i giudici del Riesame lunedì dovranno pronunciarsi sui ricorsi presentati dagli avvocati di Fabio Cagnazzo, Lazzaro Cioffi e Giuseppe Cipriano.
Il coinvolgimento di Cioffi e Cipriano nell’omicidio nell’omicidio, fu rappresentato a Ridosso nel corso di un incontro con lo stesso Cipriano in un cinema a Scafati. “Io mi allontanai dalla mia compagna – sarebbe scritto nel verbale di interrogatorio – e salimmo in ufficio con Cipriano che mi disse esattamente che l’omicidio era stato commesso da loro e in particolare da Cioffi come esecutore. In particolare mi disse: “è stato ‘o cumpagno tuo”. Io dedussi che era Cioffi perché era l’unico del gruppo che frequentavo unitamente a Cipriano”.
E poi sempre Ridosso spiega quali sarebbero stati i motivi: “Sempre in quella circostanza Cipriano mi elencò tutte quelle che erano state le causali dell’omicidio, rappresentando, in primo luogo, che il sindaco lo voleva cacciare da Acciaroli per un furto in un locale di sua proprietà, sia perché non aveva concesso a Raffaele Maurelli la possibilità di fare dei lavori nel porto di Acciaroli e sia perché infine aveva scoperto il loro coinvolgimento in traffici di droga”.
Lunedì prossimo, dunque, davanti al Riesame saranno discusse le richieste di revoca delle misure cautelari eseguite il 7 novembre