Omicidio Esposito, nuove prove contro il clan Ricciardi

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Napoli. Nuove prove sono state depositate dal pubblico ministero antimafia Giuseppina Loreto nel procedimento per l’omicidio di Salvatore Esposito detto ‘Totoriello’, uno dei dei più efferati omicidi di camorra degli ultimi dieci anni che vede sotto accusa Paolo Abbatiello e Gianfranco Leva.

Nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Napoli, il pm della Dda ha chiesto l’acquisizione dei verbali dell’ interrogatorio reso da Giuseppe Ruggiero che avrebbe preso parte all’omicidio avvenuto nel mese di ottobre del 2013, agguato svelato dal collaboratore di giustizia Giuseppe Simioli. Gli avvocati Giuseppe Biondi, Imma Panico e Claudio Davino, legali dei due imputati, hanno chiesto termine a difesa per poter visionare gli atti prodotti dall’accusa e per poter presentare le controdeduzioni. Le ultime rivelazioni potrebbero fare nuova luce sull’agguato o corroborare quanto già emerso dalle indagini: Salvatore Esposito fu attirato in una trappola e fu ucciso perché avrebbe stretto una relazione sentimentale con la moglie di Giovanni Licciardi detto ‘a scimmia, boss dell’omonimo clan. I killer lo uccisero a colpi di pistola nei pressi delle cave di Chiaiano, poi il corpo fu sciolto nell’acido. Oltre ai due imputati è stato coinvolto anche Raffaele Prota tra gli esecutori materiali, ma nei confronti di quest’ultimo l’ordinanza di custodia cautelare è stata annullata e la sua posizione è stata stralciata.

Gmm