CELLOLE – Vittima e presunto assassino avevano appuntamento nella pineta a Baia Domitia, dove la Dacia Duster fu incendiata con il cadavere carbonizzato di Pietro Caprio, l’insegnante ucciso il 4 novembre del 2023.
Le immagini trasmesse nell’aula della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere questa mattina, ricostruiscono il percorso fatto dalla vittima che segue la Fiat Palio dell’imputato Andrea Gentile. Sulle prime indagini è stato ascoltato il maresciallo dei carabinieri Fabio Colameo che ha analizzato le immagini attraverso nove telecamere dislocate tra i comuni di Cellole e Sessa Aurunca. Dai primi rilievi emerse che la vittima custodiva un grosso quaderno in cui annotava nomi e somme di denaro prestate a persone, società. Tra queste anche i figli delle vittime. Nella perquisizione a casa di Gentile furono trovati due fucili e e una cartucciera con un colpo mancante, inoltre su un cappellino furono rilevate tracce di polvere da sparo. I pm Gionata Fiore e Chiara Esposito hanno chiesto ed ottenuto la sospensione dei termini di custodia cautelare per Gentile. I parenti della vittima sono costituiti parte civile e sono rappresentati dall’avvocato Gianluca Di Matteo, mentre l’imputato è difeso dall’avvocato Gabriele Gallo.
gmm
