Roma – Le famiglie balneari italiane non possono essere demolite con un colpo di spugna che mina tutto il sistema turistico italiano.
È quanto sostiene Confimprese Demaniali che oggi parteciperà al tavolo tecnico convocato presso il ministero delle Infrastrutture, a Roma, dal ministro Matteo Salvini.
“Affronteremo con proposte di buon senso quello che invece è l’approccio non logico e fuori tempo della Commissione Europea. Siamo fiduciosi che il ministro Salvini e tutto il governo Meloni trovino il punto di equilibrio che è quello soprattutto di rispettare e tutelare chi vorrebbe continuare a lavorare e chi dopo anni di sacrifici avrebbe diritto al riconoscimento del valore della propria azienda”.
Al tavolo tecnico ministeriale, dunque, la delegazione degli operatori del settore che aderiscono alla confederazione delle piccole e medie imprese, si presenteranno con spirito collaborativo, presentando al ministro proposte e suggerimenti relativi all’adozione del decreto interministeriale attuativo dell’articolo 4, commi 9 e 11 della legge n.118 del 2022, al fine di evitare il rischio che possa diventare, invece di un’occasione di rilancio del settore, oggettivamente “sfiancato da anni di contrasti in merito all’applicazione della Direttiva Servizi, la pietra tombale dell’intero settore”.
Il tavolo di oggi, il secondo, dunque ha l’obiettivo di stabilire l’ammontare degli “indennizzi” che un concessionario subentrante, vincitore della gara per l’aggiudicazione della concessione demaniale marittima deve al concessionario uscente.
