Sono circa 200 lavoratori della Whirlpool di Napoli che hanno bloccato, sia in entrata che in uscita, lo svincolo autostradale dell’A3 all’altezza di San Giovanni a Teduccio. La protesta si è animata alla conclusione dell’assemblea in fabbrica con i segretari di Fim Fiom Uilm per decidere le iniziative a sostegno della vertenza e conto i licenziamenti. Una decisione, quella da parte della multinazionale che produce elettrodomestici, che viene ritenuta “ingiusta e immotivata”.
I dipendenti dello stabilimento di via Argine chiedono l’intervento diretto dei ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e del Lavoro, Andrea Orlando. Gli operai intendono anche sollecitare un aiuto da parte del prefetto di Napoli, Marco Valentini, al quale è stato chiesto un incontro dalle organizzazioni sindacali di categoria.
“Gli impegni di Draghi, di Giorgetti e dei vertici del Pd, che in questi mesi hanno interloquito direttamente con i lavoratori, devono concretizzarsi in atti reali e non in decreti senza effetto – ha detto Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania – Su questa vertenza, che coinvolge 350 lavoratori su 5mila del gruppo che in altri siti fa profitti e assume interinali, si misura credibilità e forza del governo che ha 30 giorni per farsi sentire e dare seguito agli impegni, facendo rispettare gli accordi e le istruzioni italiane”.