“I test della saliva possono essere considerati un’opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei, ma vanno utilizzati preferibilmente entro i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi”. E’ questo il chiarimento in una circolare del Ministero della Salute, che detta le indicazioni sulla raccolta dei campioni e sulla segnalazione dei casi.
Come riporta Sky, il test viene indicato come utile per “screening ripetuti” per motivi professionali o di altro tipo, sugli anziani o disabili e sui bambini in ambito scolastico: alcuni studi infatti, hanno rilevato sensibilità comprese tra il 53 e il 73%.