Lo scorso 25 novembre un’abitazione di Novara è stata attinta da colpi d’arma da fuoco: il fatto è solo l’ultimo di una serie di eventi che si sono sino ad oggi, sempre nella medesima zona di Novara con l’utilizzo di un arma da fuoco calibro 22. Prima dell’evento del 25 aprile, lo stesso luogo aveva subito pochi giorni prima, ovvero il 4 aprile, analogo danneggiamento con medesime modalità. Dagli elementi raccolti si faceva luce sull’ipotesi che l’autore degli spari potesse essere un individuo residente in una abitazione compatibile con la direzione di tiro e la distanza dei luoghi attinti dalle ogive dell’arma.
Da dei controlli effettuati presso i detentori di armi nella zona e anche attraverso delle attività tecniche e info investigative, sono state individuate due abitazioni compatibili con le traiettorie degli spari che avevano attinto l’abitazione. In una abitazione, i sospetti vertevano su un uomo di 63 anni, in quanto all’interno venivano rinvenute delle carabine calibro 22 nonché un asse in legno sulla quale vi erano vari fori prodotti da un’arma lunga sempre calibro 22. Lo stesso, inoltre, molti anni addietro, era stato indagato in stato di libertà e poi condannato in ordine ai reati di danneggiamento aggravato, esplosioni pericolose continuate e porto illegale di armi, per aver attinto l’autovettura in sosta in una via di Novara, di proprietà di un uomo con il quale lo stesso aveva avuto una lite.
Inoltre, in una seconda abitazione, sempre compatibile con la linea di tiro della casa attinta dai colpi d’arma da fuoco, i sospetti si indirizzavano su un altro uomo, di 66 anni: presso l’abitazione venivano trovate numerose armi non presenti in denuncia ma compatibili con il calibro rinvenuto nel luogo di danneggiamento. Inoltre, veniva appurato che le armi erano state cedute da un familiare e anche lui non aveva effettuato alcuna comunicazione in Questura al momento della cessione. Al momento del controllo, inoltre, veniva sorpreso anche un altro familiare che era appena rientrato in casa mentre trasportava in una borsa una pistola, senza alcun titolo autorizzativo.
All’esito dell’attività venivano deferite all’autorità giudiziaria 4 persone a vario titolo per getto pericoloso di cose, danneggiamento, detenzione e porto abusivo d’arma fuoco e per la mancata denuncia entro le 72 del cambio di luogo di detenzione delle armi. Numerose le armi in sequestro, nella prima abitazione 5 armi da fuoco e numerose cartucce, nella seconda invece venivano sequestrate 44 armi da fuoco e numerose cartucce. Le armi di calibro 22 saranno oggetto di analisi per tutti gli accertamenti di compatibilità del caso, termina la nota della Polizia.
FOTO: Polizia di Stato