TEANO – Lo scorso giugno i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma sancirono, con la loro sentenza, che per l’omicidio di Serena Mollicone, trovata cadavere il 1° giugno del 2001 in un boschetto ad Arce, in provincia di Frosinone, non ci fossero colpevoli.
Così come già accaduto nel primo grado di giudizio vennero assolti Franco Mottola, originario di Teano, ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, la moglie Annamaria ed il figlio Marco, accusati dalla Procura di concorso in omicidio volontario. Assolti, al contempo, anche il militare dell’Arma Vincenzo Quatrale e l’altro carabiniere, Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento.
Oggi sono state rese note le motivazioni di quella sentenza che riconoscono la nullità, l’inconsistenza e la totale incertezza dell’impianto accusatorio, dando pienamente ragione al lavoro della difesa degli imputati.
“La sentenza ha dato ragione alla difesa degli imputati: Serena non è entrata in caserma per andare da Marco Mottola; la porta non è l’arma del delitto; contro gli imputati vi erano stati sospetti basati sul nulla, che gli indizi di sono sciolti come neve al sole – scrive in una nota il coordinatore del pool della difesa, Carmelo Lavorino – . Tre considerazioni conclusive: 1) un affettuoso pensiero alla povera Serena Mollicone ed ai suoi famigliari con l’auspicio che finalmente le indagini vadano a puntare i veri colpevoli (e noi siamo pronti a collaborare in tal senso); 2) un ringraziamento alla Difesa dei Mottola, esattamente gli avv. Francesco Germani, Piergiorgio Di Giuseppe, Mauro Marsella, Enrico Meta, ai CT prof. Giorgio Bolino, dott. Enrico Delli Compagni, ing. Cosmo Di Mille, p.i, Gaetano Bonaventura, prof. Claudio Lavorino Biologo, avv. Alessandra Carnevale, dr.ssa Giusy Marotta ed al CESCRIN (Centro Studi Investigazione Criminale); 3) il sonno della Ragione mostri, e nella fattispecie sono arrivati i mostri della diffamazione, della calunnia, del sospetto, della voglia di forca, dell’esaltazione del patibolo”.
Nelle foto l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola e la vittima Serena Mollicone.