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Nella Cattedrale di Notre Dame il presepe napoletano di Roscigno

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NAPOLI – Un angolo di Napoli a Parigi e un’edicola votiva raffigurante la riproduzione su piccola scala del quadro della ‘Madonna dei Miracoli’ conservata nella Chiesa del Rione Sanità che porta il nome della Vergine.

C’è anche questo, grazie all’estro e alla passione di Biagio Roscigno, restauratore d’arte sacra e scenografo presepiale, nel ‘Presepe Settecentesco Napoletano’ (oltre 100 pezzi fra pastori e animali) di Alberto Ravaglioli che sarà inaugurato domani, 7 dicembre, nella Cattedrale di Notre Dame, frutto del progetto artistico dei fratelli Sinno, esponenti di eccellenza della tradizione artigianale all’ombra del Vesuvio. Nel suo laboratorio, situato in un luogo simbolo di Napoli, al piano terra del ‘Palazzo dello Spagnuolo’ nel Borgo Vergini, Biagio Roscigno ha lavorato per mesi – sostenuto dal fratello Diego e dall’amico Giampiero Fortunato – al progetto di allestimento della rappresentazione e alla scenografia che ha ulteriormente valorizzato i pezzi dei Sinno: “Dalla costruzione del basamento al distanziatore trapezoidale, sistemando poi ad uno ad uno i personaggi sul presepe” dice all’ANSA di ritorno da Parigi. La rappresentazione aprirà al pubblico dal giorno dell’Immacolata e fino al 2 febbraio con il sostegno degli sponsor (Intesa Sanpaolo, Ferrero, Generali, World Cargo), con l’alto patronato dell’Ambasciata francese alla Santa Sede e di quella italiana a Parigi insieme con Istituto italiano di Cultura e Comune di Napoli.
   La scenografia – legno, stucco e sughero con colori a tempera patinati – abbraccia un’area di 5 metri e 80 centimetri per una profondità di due metri e 80 e un’altezza di 2 metri e 50 centimetri. La scena del presepe (costruito a moduli), spiega l’artigiano, rappresenta tre momenti canonici: la natività, l’osteria, l’annuncio ai pastori. Il tutto arricchito da scene di genere: mercato, fontana, mestieri ambulanti.

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