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Nascondevano l’arsenale dei Casalesi, condannati Del Vecchio e i cugini Diana

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CASAL DI PRINCIPE – Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Napoli, Giovanni Vinciguerra, ha condannato a 12 anni e quattro mesi di reclusione lo storico boss dei Casalesi, Carlino Del Vecchio (nella foto), detenuto a Catania al regime del 41bis.

Pene pesanti anche per i cugini di Del Vecchio: 8 anni e 8 mesi di reclusione per Pasquale Diana e 5 anni e 4 mesi per Leopoldo e Carlo Diana.

I 4 imputati rispondevano dei reati di detenzione di armi da guerra, clandestine e comuni da sparo, complete di svariati accessori e di munizioni di diverso calibro e della ricettazione di alcune di esse, con l’aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi.

Nell’aprile del 2022 Del Vecchio e i Diana vennero coinvolti nell’operazione della squadra mobile della questura di Caserta che, proprio nell’azienda di Pasquale Diana rinvennero bidoni di ferro sotterrati contenenti armi da guerra e munizioni. Tra queste anche una granata per fucile M60 di fabbricazione ex Jugoslavia, due fucili kalashnikov, un fucile mitragliatore “Sites” mod. Ranger, tre pistole mitragliatrici UZI, una carabina di precisione, svariati caricatori e quasi trecento munizioni di diversi calibri.

Nella requisitoria i sostituiti procuratori della Dda Simona Belluccio e Vincenzo Ranieri avevano invocato 34 anni di carcere e 60mila euro di multa.

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