Sono sempre più numerose le denunce di cittadini partenopei e turisti, che ormai quotidianamente affollano la città di Napoli, i quali lamentano, soprattutto sui principali social network, la scarsa sicurezza che si percepisce girando per le vie cittadine. Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale partenopeo del Sindacato di Polizia Coisp, intervenuto sulla vicenda ha dichiarato in una nota stampa: “E’ di oggi l’ennesimo articolo di stampa nel quale un cittadino romano, vittima di un borseggio sul principalissimo Corso Umberto I di Napoli, lamenta la mancanza di Divise in strada e di conseguenza la grossa percezione di insicurezza che pervade chi gira per le vie cittadine di una delle maggiori città italiane. Esprimo la massima solidarietà al povero turista romano, che invece di trascorrere ore piacevoli visitando il centro storico di Napoli, ha purtroppo dovuto fare i conti con uno dei reati più fastidiosi e di grave allarme sociale che è il borseggio; oggetto del reato come spessissimo accade lo smartphone contenente in pratica grosse fette di vita di ognuno di noi.
Purtroppo lo sfogo social del malcapitato di turno accende i fari su un grosso problema che il sindacato di Polizia Coisp denuncia ormai da anni e che, a quanto pare, nessuno ha interesse a risolvere: la pena va scontata per intero in carcere affinché costituisca un reale deterrente a delinquere nuovamente. Poi, ad aggravare la già tragica situazione, è da sottolineare il taglio scellerato al settore Sicurezza con un turn over al 30%, iniziato nell’ormai lontano 2010 dall’allora Governo Monti si sta mostrando in tutta la sua gravità. Altra considerazione va fatta al decreto Cartabia che ha modificato codice penale e di procedura penale, che a parer nostro, rendendo perseguibile a querela della persona offesa alcuni reati, tra i quali il borseggio, aumenta ancor di più la difficoltà operativa della polizia giudiziaria. Oggigiorno – prosegue Raimondi – ci ritroviamo con una Polizia di Stato ridimensionata nell’organico e con un’età media abbastanza elevata, e se tutto ciò lo estendiamo alle altre Forze dell’ordine, ci rendiamo conto di quanto sia stato minato l’intero Comparto Sicurezza. La città di Napoli purtroppo non fa eccezione a questa regola, e le ripercussioni sono sotto gli occhi di tutti. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato, nonostante il grosso sforzo nella gestione da parte del Questore di Napoli e di tutti i dirigenti, non riescono più a garantire un livello di sicurezza adeguato, tralasciando un altro grande problema costituito dal forte stress lavorativo cui sono sottoposti. Auspichiamo – conclude il leader provinciale del Coisp – da parte del Governo, una forte accelerata nel bandire i concorsi pubblici in modo da incrementare il numero di divise da poter schierare per le strade riportando quindi nei cittadini quella percezione di sicurezza conditio sine qua non per una vita serena”.