Napoli si fa bella, lavori in Villa Comunale e restauro della statua del Fauno con cembali

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Grazie alla convenzione tra Amministrazione Comunale e Associazione MACS, Mecenati per le Arti, il cinema e lo sport, presieduta dal notaio Roberto Dante Cogliandro, è stato concluso il restauro del Fauno con cembali, la prima delle 8 statue poste sul fronte d’ingresso della Villa comunale, lato piazza Vittoria. L’intervento è stato presentato questa mattina nel corso del sopralluogo effettuato da Sindaco Gaetano Manfredi con gli Assessori al Verde, Vincenzo Santagada e alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza. Con la collaborazione di Napoli Servizi sono stati ripristinati i serramenti dell’ingresso da Piazza Vittoria e l’area giochi adiacente che è stata riaperta ai bambini.

In collaborazione di ABC sono state riparate la quasi totalità delle elettrovalvole per consentire la quotidiana irrigazione delle superfici erbose delle aiuole, mentre ASIA è periodicamente impegnata in operazioni di spazzamento meccanico dei viali. In attesa che lavori di complessiva riqualificazione, già finanziati, possano avere inizio per restituire alla Villa Comunale innanzitutto una pavimentazione adeguata, proseguono periodicamente le manutenzioni dei circa 50.000 mq di superfici erbose sulle 90 aiuole che compongono il disegno della Real Villa e, appena la stagione lo consentirà, riprenderanno le potature delle alberature ad alto fusto. Le manutenzioni del verde orizzontale sono effettuate dagli Esecutori Tecnici presenti nella Villa Comunale con l’importante supporto degli Esecutori Tecnici che compongono tre squadre Ma.V. dell’Hub di Soccavo e 20 percettori di reddito che ad oggi, coinvolti nel progetto PUC Progetto di Utilità Collettiva, sono ingaggiati nelle operazioni di supporto alla manutenzione del verde orizzontale.

Le otto sculture della Villa sottoposte a restauro, di periodo neoclassico, copie di statue di epoca romana e raffiguranti soggetti mitologici su alti basamenti, sono quasi tutte opere dello scultore genovese Tommaso Soleri (una delle due statue di Ercole con Fauno fu realizzata invece dal romano Andrea Violani) e provengono dalla Reggia di Caserta; inizialmente collocate all’interno della villa, furono qui sistemate nell’ambito dei lavori di rifacimento dell’ingresso deciso nel 1780 da Ferdinando IV di Borbone su progetto di Carlo Vanvitelli. Nell’ambito dell’intervento sarà restaurata e rimontata anche la statua del Fauno che suona il Piffero, attualmente conservata in deposito. Il restauro è stato finanziato attraverso il ricorso allo strumento finanziario dell’Art-Bonus che prevede detrazioni fiscali per le erogazioni liberali dei mecenati.

L’intervento è stato reso possibile grazie al sostegno in particolare degli imprenditori Bruno Scuotto (Scuotto Impianti elettrici), Nicola Salzano de Luna (Servizi Integrati), Francesco Marrone (GSN), Francesco Pecorella (Pecorella Marmi), Francesco Tuccillo (ITERGA), Antonio Alfano (Alfano Energia), Antonio Apreda (Abn Wind Energy), Maurizio Marinella (E. Marinella), Pasqualino Ranieri (Ranieri Impiantistica), con il contributo del prof. Carmine Gambardella.

Il restauro è curato dalla ditta esecutrice Ambra restauri e vale complessivamente 74.500 euro, necessari a riportare le statue all’originario splendore. Si tratta di un intervento di mecenatismo dall’alto valore anche simbolico, in quanto uno dei primi esempi di collaborazione pubblico-privato in città, le cui procedure sono state curate dal Servizio Arredo Urbano del Comune di Napoli.