“I gondolieri sommozzatori volontari di Venezia stanno facendo attività di pulizia dei canali di Venezia ed allora è nata l’idea di unirci. I ragazzi dell’Area Penale di Napoli divenuti sub con il progetto Bust Busters, si gemelleranno con i palombari gondolieri della Laguna di Venezia. I nostri ragazzi contribuiranno alle operazioni di pulizia e di tutela del patrimonio ambientale di Venezia, esattamente delle isole del Lazzaretto e i palombari gondolieri saranno a Napoli per partecipare alle nostre operazioni nel Golfo di Napoli. Il progetto Bust Busters supera ampiamente i confini della Campania. L’iniziativa ha carattere ecologico ma soprattutto educativo per i nostri ragazzi”. Lo ha annunciato, Giuseppe Centomani, Direttore del Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania, ad Amalfi, in occasione delle operazioni di pulizia delle acque amalfitane alle quali hanno preso parte i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub, grazie al progetto Bust Busters realizzato da Archeoclub D’Italia, Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta.
Napoli – Venezia – Bolzano: per i ragazzi dell’Area Penale di Napoli scenari nazionali, esperienze che valorizzano ogni individuo: la persona al centro. “La plastica raccolta sulle spiagge di Napoli, a breve , partirà per Bolzano. L’Università di Bolzano vuole coinvolgere i ragazzi di Bust Busters in un importante progetto sulla sostenibilità. La plastica raccolta dai nostri ragazzi verrà trasformata in oggetti per la casa, in occasione della Fiera del Mobile. I giovani che vivono una situazione di illegalità, di disagio, di allontanamento dal nucleo familiare d’origine e soprattutto i giovani che vivono problematiche di emarginazione sociale, sono a rischio di recidività se non supportati adeguatamente con progetti funzionali e ben articolati. Questi ragazzi hanno partecipato al progetto di formazione Bust Busters. E da Sabato avremo ancora altri ragazzi dell’Area Penale di Napoli per la nuova stagione del progetto stesso. Tali esperienze – ha dichiarato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali di MareNostrum – Archeoclub D’Italia – possono essere in grado di valorizzare ogni individuo per quello che ha da offrire agli altri, fortificando così la sua autostima e facendogli capire che un’alternativa sia possibile.
Il mare è dunque un setting ambientale, storico e culturale eccezionale e costituisce inoltre un efficace mezzo di formazione”. Di forte impatto l’operazione di tutela dei fondali marini nelle acque di Amalfi, che ha visto in prima linea una rete davvero coinvolgente: ragazzi dell’Area Penale di Napoli, Centro di Giustizia Minorile della Campania, Comune di Amalfi, ArcheoClub D’Italia, MareNostrum, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Arpac Campania, Amalfi in prima linea. La città, oggi è già viva di turismo internazionale. Attesi dati ancora più importanti per il 2023! “Siamo in prima linea non solo per dovere verso la cittadinanza ma anche per l’ambiente e il paesaggio che sono le caratteristiche essenziali del nostro territorio che dal 1997 ha ottenuto il riconoscimento Unesco – ha dichiarato Daniele Milano, sindaco di Amalfi – e che dal 2018 rientra, unico paesaggio della Campania, nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici. L’attenzione all’ambiente si declina in tutta una serie di azioni di questa Amministrazione e che fanno parte del Piano di Riattivazione Turistica Post Covid e fanno parte di quell’attenzione che poniamo nei confronti dei turisti che scelgono la Costiera Amalfitana”.
Amalfi da vita ad un modello innovativo a tutela del patrimonio ambientale. “Ad Amalfi è in atto un modello di tutela del patrimonio ambientale con il coinvolgimento delle scuole nei progetti riguardanti la raccolta differenziata – ha affermato Ilaria Cuomo, Assessore all’Ambiente del Comune di Amalfi – e stiamo coinvolgimento la cittadinanza anche per la possibilità di conferire gli oli esausti in modo tale da garantire ad Amalfi un decoro migliore. Riusciremo così ad eliminare i contenitori evitando così l’abbandono dei rifiuti sull’intero territorio comunale”. Arpac Campania sostiene Bust Busters. “E’ un progetto di indubbio interesse dal punto di vista culturale, sociale che esso esprime. Significativa l’operazione portata a termine ad Amalfi – ha dichiarato Stefano Sorvino, Direttore Generale di Arpac Campania – ambiente di altissima eccellenza dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Poi ci sono tutti gli aspetti riguardanti il tema della tutela ambientale, nei quali devono essere coinvolte tutte le componenti di impegno e di volontariato. Dunque siamo in presenza di un’azione di grande valenza sociale, di recupero, valorizzazione culturale e di tutela ambientale di questi siti”.
In prima linea la Marina Militare che ad Amalfi ha anche celebrato il novantennale del Corpo dei Palombari della Marina Militare con una mostra allestita presso il Museo della Bussola Di Amalfi. “Nell’ambito delle attività tra Quartier Generale Marina di Napoli e Centro di Giustizia Minorile per la Campania, discendenti dall’accordo Nazionale tra Marina Militare e Dipartimento per la Giustizia Minorile, prosegue il progetto “Bust Busters” che vede impegnati giovani ragazzi dell’area penale di Napoli, recentemente brevettati sub – ha affermato Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare – nell’opera di pulizia dei fondali di iconiche spiagge. Da poco abbiamo concluso l’operazione ad Amalfi. La Marina Militare, opera ancora una volta in sinergia con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato a favore di un virtuoso progetto che coniuga inclusione, solidarietà e ecologia”.
Un legame forte quello tra Amalfi e Corpo Militare dell’Ordine di Malta. “Abbiamo aderito al progetto Bust Busters – ha affermato il Generale Mario Fine, Comandante del Corpo Militare dell’Ordine di Malta – e siamo entrati per fornire il supporto formativo ai ragazzi ma anche sanitario. Inoltre Amalfi è il luogo dove è nata la nostra storia millenaria. La Croce ad otto punte del nostro Corpo è la stessa di Amalfi”. Ad Amalfi un’azione ambientale senza precedenti con i ragazzi dell’Area Penale di Napoli. “I ragazzi che hanno già terminato il ciclo di lezioni teoriche e pratiche, durante le quali hanno imparato le tecniche di immersioni – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – ma hanno anche conosciuto il patrimonio geologico e naturalistico, culturale, si sono immersi raggiungendo i fondali marini di Amalfi. Sono oramai cresciuti questi ragazzi e mostrano sempre maggiore interesse per quello che stanno facendo. Altri ragazzi ancora si stanno avviando a seguirli, attraverso il nuovo ciclo di lezioni iniziato da poco”, termina la nota stampa.
FOTO: Comunicato Stampa