Napoli, proiettile vagante colpisce una ragazza: individuati ed arrestati i responsabili

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Inizia a prendere forma l’inchiesta dopo l’accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo con metodo e finalità mafiose dopo il proiettile vagante che ha colpito lo scorso sabato una ragazza a Napoli. Quattro persone messe in manette dai carabinieri, con fermo emesso dalla Procura di Napoli – Direzione distrettuale antimafia e la misura cautelare poi in carcere.

I quattro soggetti, affiliati al clan Aprea, sono coloro che sabato scorso hanno ferito a Barra una ragazza completamente estranea alle dinamiche camorristiche che passeggiava in zona col fidanzato proprio durante l’agguato finalizzato a fornire all’esterno la dimostrazione della forza militare del clan Aprea, in modo da garantire il controllo del territorio attraverso la repressione immediata e plateale di ogni condotta che possa metterne in discussione il potere. La vittima designata infatti si stava dando alla fuga ed è stata colpita nella corsa l’incolpevole ragazza al piede. Le attività investigative hanno dimostrato come il clan Aprea sia ancora operativo e dotato di una consistente disponibilità di armi che ne conferma la pericolosità, con numerose famiglie colluse con la camorra napoletana.