Una “Carovana d’amore” arriva a Napoli per sostenere Mimmo Lucano. Dopo le tappe di Riace e Palermo, il 31 ottobre la carovana “Dalla Francia con amore” farà tappa nel capoluogo partenopeo per manifestare solidarietà all’ex sindaco del Comune calabro, al centro di una querelle giudiziaria che lo vede imputato di associazione a delinquere in contrapposizione a quel “modello Riace” d’integrazione che ha fatto parlare di sé in tutto il mondo. Ed è infatti un gruppo di attivisti e sostenitori francesi ad aver organizzato questo “abbraccio itinerante” a tappe, che attraverserà l’intera penisola per poi valicare il confine e chiudersi oltralpe.
L’appuntamento di Napoli – tappa intermedia di un tour che proseguirà poi a Roma, Bologna e la Roya per chiudersi a Marsiglia dove per Lucano è prevista la cittadinanza onoraria – si terrà lunedì 31 ottobre a partire dalle 17.00 nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (via Monte di Dio, 14).
Lo sostiene e lo organizza il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, che nelle successive settimane avvierà la quattordicesima edizione dedicata al tema della Pace e ad una riflessione sull’Organizzazione delle Nazioni Unite. Come riporta il comunicato stampa, sono previsti gli interventi di Sabine Bloy-Simone (collettivo Antimafia Avanti!), Claire Busseuil (attivista e militante Attac), Filippo Furri (antropologo Migreurop), Katia Rotiroti (insegnante). Animeranno il dibattito anche il missionario comboniano Alex Zanotelli e l’ex sindaco di Napoli e leader di Unione Popolare Luigi de Magistris.
Modererà l’incontro il coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Maurizio Del Bufalo, che afferma: “In una terra come la Locride lo Stato dovrebbe decorare al merito (parola abusata, di questi tempi) i rappresentanti delle istituzioni che si distinguono per avere mostrato nuove vie per la salvezza dei centri minori, come Riace e tanti altri, per avere scoperto nelle tendenze migratorie planetarie una risorsa preziosa per rilanciare l’occupazione e i servizi pubblici delle terre più dimenticate, dove il crimine organizzato recluta, da decenni, braccia per lo sfruttamento e gestisce la migrazione come un affare privato. Invece il laboratorio di Riace è stato preso di mira come un covo di delinquenti e demolito a colpi di cavilli legali, di intercettazioni pluriennali e di discutibili deduzioni giuridiche. Una valanga di parole e carte sta seppellendo un laboratorio sociale che riusciva a restituire allo Stato più di quello che riceveva in denaro e, ancora oggi, è sostenuto da migliaia di Italiani con le loro offerte”. “La persecuzione di Mimmo Lucano – aggiunge – ha scatenato un’ondata di solidarietà che ha fatto un nuovo miracolo, quello di restituire a Riace, ferita, il suo ruolo di luce in fondo al tunnel di questa Italia depressa e repressa, che non ha soldi per i servizi sanitari ma offre armi a mezzo mondo, a buon mercato. Non è questa l’Italia che vogliamo”. Alla serata prenderanno parte alcuni volontari della Comunità di Base Cristiana di San Paolo di Roma che hanno realizzato un corridoio umanitario tra Kabul, Roma e Riace che ha rivitalizzato il Villaggio Globale di Riace che, grazie ad una cospicua comunità di rifugiati afghani, “continua il suo compito esemplare” di accoglienza ed ospitalità.