Le manifestazioni sociale relative al mondo dello spettacolo hanno interessato numerosi esponenti del settore, ma quelli del teatro Bellini è stata la più esemplare. Gli attori hanno infatti vissuto 76 giorni all’interno del teatro per protestare contro la chiusura dei luoghi di cultura. Con una nota hanno raccontato quest’esperienza e il dolore che provano nel vedere il proprio lavoro bloccato da un anno.
“Il progetto Zona Rossa è arrivato al suo 76esimo giorno. Abbiamo trascorso settantasei giorni di reclusione all’interno del teatro Bellini, senza mai uscire. Durante questo tempo abbiamo fatto teatro, ci siamo interrogati sul senso di questo lavoro, sulla sua necessità, sulle ragioni della crisi dello spettacolo dal vivo, esasperata dalla pandemia, e abbiamo mostrato in streaming non uno spettacolo compiuto, ma le fasi creative che portano alla sua realizzazione. Tutto questo in attesa dell’annuncio della riapertura dei teatri, per debuttare davanti a un pubblico. Oggi 5 marzo è passato un anno da quando Il teatro Bellini ha chiuso. Abbiamo scelto questa data per sciogliere il progetto Zona Rossa perché riteniamo che la data annunciata del 27 marzo non sia una risposta alle criticità e alla complessità del nostro settore”.