Napoli, genitori in disaccordo su un farmaco dato al figlio: infermiera aggredita al Santobono

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Ancora un episodio di efferata violenza ai danni del personale sanitario dell’ospedale Santobono di Napoli, dove un’infermiera è stata aggredita dai genitori di un bambino dopo la somministrazione di un farmaco che non li trovava d’accordo.

La donna è stata minacciata di morte scatenando il panico tra i presenti e costringendo le guardie giurate ad evacuare la sala. A lanciare l’allarme è l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” che riporta la testimonianza di un’infermiera. La stessa racconta che a scatenare il litigio alla somministrazione del farmaco, era la mancata richiesta se il bambino fosse asmatico, mettendo a repentaglio la sua vita, informazione non rilevante per la cura data in quel momento. Urla e aggressioni a tutto il personale presente, con i medici che hanno così allertato le forze dell’ordine giunte poco dopo sul posto. Tali aggressioni e minacce sono continuate anche all’interno dei box di pediatria successivamente alla presa in carico da parte del pediatra, interrompendo il servizio di sanità pubblica per più di 2 ore. La donna inoltre, è stata minacciata fisicamente prima con un estintore e successivamente con una bombola per l’ossigeno, minacciata di morte e la stessa madre del ragazzo ha dichiarato di essere intenzionata a spararle con una delle pistole della polizia. “Entrambi i genitori non hanno accolto nemmeno l’implorante richiesta da parte del figlio in lacrime di tranquillizzarsi. La mia collega è stata costretta ad essere messa in sicurezza in una delle stanze in nostra dotazione, è stata costretta a refertarsi per stato di agitazione, dolore toracico e tachicardia solo per aver svolto il proprio lavoro”, conclude la testimonianza.