I carabinieri del Comando provinciale di Genova, supportati dai militari di Napoli e Salerno, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale partenopeo nei confronti di 10 indagati e numerosi decreti di perquisizione. Gli indagati sono accusati di ricettazione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e trasferimento fraudolento di valori. L’attività, spiega una nota dell’Arma, “rappresenta lo sviluppo dell’indagine che ha portato lo scorso maggio all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 59 persone, appartenenti a sodalizi criminali specializzati nella commissione di truffe operanti su gran parte del territorio nazionale”.
Nell’operazione tra i principali reati “erano stati contestati falsità in titoli di credito e possesso di documenti di identificazione falsi, sostituzione di persona, intercettazione/impedimento illecito delle comunicazioni telefoniche, irregolarità nella ricezione e stoccaggio finalizzata alla sottrazione dell’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali, riciclaggio ed autoriciclaggio”. Come riporta l’Ansa, gli indagati reimpiegavano proventi illeciti di varie tipologie di truffe su scala nazionale e importazione dall’est Europa di olio industriale a mezzo cisterne accompagnate da false bolle di trasporto, costituendo società-cartiere operanti nel settore, nei cui capitali confluivano anche i numerosi beni immobili e mobili acquistati nel tempo dal sodalizio per riciclare il denaro. Sequestrate al contempo anche 5 società e 4 distributori di carburante per un valore di circa 500.000 euro, beni e denaro contante già sotto sequestro per un valore di circa 2.700.000 euro.
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