Sono ormai note le tecniche per l’alterazione delle bici a pedalata assistita, sia per potenza che per struttura, permette al “centauro moderno” di girare la manopola dell’acceleratore come per i tradizionali scooter, senza dover pedalare. Ovviamente le “modifiche” obbligano a rispettare le stesse disposizioni del codice della strada, applicate a qualsiasi motociclista.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, in sinergia con il Comando Generale che ha avviato l’esecuzione di servizi mirati in tutta Italia, attuando una serie di controlli volti a verificare che dietro all’apparente telaio di una bici elettrica non si nasconda un vero e proprio scooter.
Le operazioni sono state effettuate nel centro cittadino di Napoli, a piazza Trieste e Trento e a piazza Bovio ma anche al vomero a piazza degli artisti.
I dispositivi di controllo messi in atto dai Carabinieri motociclisti del Radiomobile partenopeo, pronti all’occorrenza ad inseguire chi non avesse voluto sottoporsi al controllo, sono stati svolti con la presenza fissa di una delle piattaforme tecniche della Motorizzazione Civile che ha accertato sul posto le reali condizioni dei velocipedi elettrici senza margini di errore.
Computer e rulli meccanici che simulano la marcia in strada e rilevano la velocità massima. I militari dell’Arma hanno contestato ai centauri 2.0 le sanzioni previste dal codice della strada: la guida senza patente, la guida senza casco, la mancanza della copertura assicurativa e la mancanza della targa.