“Un luogo simbolo della ‘grande bellezza’ della Campania che unisce in un unico sito la ricchezza del patrimonio storico, artistico e naturalistico”. Così il presidente del FAI Campania, Michele Pontecorvo Ricciardi, presenta la scelta dell’antica cittadella monastica di Suor Orsola come luogo simbolo in Campania dell’undicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno previste per il 15 e 16 Ottobre in tutta Italia.
In Campania il programma delle Giornate FAI d’Autunno offre diversi percorsi tra storia, arte e natura che porteranno alla scoperta di luoghi solitamente inaccessibili o semplicemente poco noti, che verranno aperti eccezionalmente per essere ammirati in tutta la loro bellezza: dai palazzi storici ai complessi religiosi, dai piccoli borghi antichi alle aree archeologiche, musei e collezioni di arte contemporanea, e ancora alla scoperta di splendide dimore private e giardini storici, fino alle visite straordinarie a complessi Universitari antichi e moderni. Ecco che la prima apertura straordinaria del complesso monastico di Suor Orsola prevista per gli appuntamenti FAI sarà una vera e propria chicca con visite guidate di 45 minuti possibili sia sabato che domenica dalle 10 alle 17 senza prenotazione (info su https://fondoambiente.it/luoghi/complesso-del-suor-orsola-benincasa?gfa).
“Le Savoir sur la falaise”. Così André Chastel,tra i più illustri storici dell’arte del Novecento, ebbe a definire l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dopo averla visitata in lungo e in largo, incuriosito dai suoi numerosi angoli di storia e bellezza: “un nido di fiori e di uccelli sopra una scogliera luminosa dedita al sapere”. Sorta ai piedi del Colle Sant’Elmo ed affacciata sul Golfo di Napoli da oltre cinque secoli l’antica cittadella monastica di Suor Orsola rappresenta uno degli scrigni più ricchi del patrimonio storico-artistico italiano: quattro musei, tre chiese, numerosi giardini, tra cui lo splendido giardino botanico dei “Cinque Continenti”, una pinacoteca, biblioteche antiquarie, archivi storici, collezioni di sete, di spartiti musicali, di porcellane e di stampe.
Un patrimonio, sotto osservazione anche dell’UNESCO “come patrimonio culturale che conserva un ruolo sociale attivo nella società contemporanea”, che quest’anno è stato scelto dal FAI come luogo simbolo del patrimonio culturale della Campania. Ma anche un luogo ‘da film’ che, infatti, negli gli ultimi trent’anni più volte è diventato anche privilegiata location cinematografica. Il “Giovane favoloso” di Martone (il film con Elio Germano sulla vita di Giacomo Leopardi che nel 2015 ha fatto incetta di prestigiosi premi) è stato solo l’ultimo di una lunga serie di film che ha visto i luoghi dell’antica cittadella monastica di Suor Orsola scelti come set cinematografico dai grandi registi del cinema italiano, da Carlo Lizzani ad Antonio Capuano.
E così sabato e domenica 15 e 16 ottobre con la preziosa guida di Pierluigi Leone de Castris, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni storici artistici dell’Università Suor Orsola Benincasa e di Pasquale Rossi, presidente del Corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali, insieme con i volontari FAI e gli allievi dei Licei dell’Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa, sarà possibile scoprire, dopo aver passeggiato tra giardini e terrazze, alcuni dei luoghi più belli del Suor Orsola (dalla Sala degli Angeli con i giganteschi dipinti di Vaccaro e Malinconico al Museo dell’Opera Universitaria con il Cristo deposto a grandezza naturale di Giacomo Colombo).
“Il portale aperto che rappresenta da anni il logo dell’Università Suor Orsola Benincasa – sottolinea il Rettore Lucio d’Alessandro – è il simbolo dell’apertura della nostra istituzione universitaria, scolastica e culturale che da secoli mette il suo patrimonio storico-artistico straordinariamente variegato al servizio del Paese, dei suoi giovani e delle diverse forze pubbliche e private che si impegnano nel settore della fruizione dei beni culturali. Siamo orgogliosi della scelta del FAI che ha scelto quest’anno il Suor Orsola come simbolo del patrimonio culturale della Campania capace di fondere in uno stesso luogo la ‘grande bellezza’ paesaggistica, naturalistica, storica e artistica”.
FONTE E FOTO: Comunicato Stampa