Si svolgerà nel cuore di Secondigliano l’anteprima della XXVIII edizione del Maggio dei Monumenti: sabato 7 maggio alle ore 11.30 verrà proposta ai cittadini e turisti una visita guidata che consentirà di scoprire la chiesa e la cripta dei SS. Cosma e Damiano, considerata uno dei luoghi più evocativi del culto delle anime del Purgatorio.
“Come promesso, torna il Maggio dei Monumenti. E riparte simbolicamente non a caso da Secondigliano, uno dei tanti centri di Napoli. Quella di sabato è soltanto la prima di molte straordinarie aperture che sveleranno luoghi o angoli non sempre conosciuti dai napoletani e dai turisti. Il programma del Maggio dei Monumenti 2022 punta a valorizzare l’intero nostro territorio con uno sguardo internazionale” ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
La visita alla chiesa dei SS. Cosma e Damiano sarà introdotta da Francesca Amirante e sarà condotta da Raffaele Siciliano dell’associazione CosDam ODV, una nuova realtà che accoglie giovani del quartiere che da anni si occupano di valorizzare il complesso con una forte attenzione alla tutela e alla conservazione.
Luogo simbolico di proprietà del Comune di Secondigliano e poi dal 1926 del Comune di Napoli, la chiesa dei SS. Cosma e Damiano è uno dei fulcri della vita del quartiere, noto anche per ospitare il culto, ancora attivo e vitale, rivolto alle anime del Purgatorio.
Il culto, detto popolarmente delle anime pezzentelle, presente in moltissimi luoghi sacri e edicole della città di Napoli, nella cripta della basilica, nota come Terrasanta, vive tutt’oggi attraverso una ritualità delicata e spontanea.
Diversamente dal cimitero delle Fontanelle o dalle chiese Purgatorio ad Arco e di Santa Luciella ai Librai, i resti, dopo il decreto del Cardinale Ursi del 1969, non sono più oggetto delle cure dirette dei fedeli, sono, però, adottati “a distanza”.
Come riporta Marino Niola nel libro “Il purgatorio a Napoli”, nell’ipogeo della chiesa dei SS. Cosma e Damiano c’era la Sposa, un cranio adornato con un vestito bianco, che veniva invocata per favorire i matrimoni; il Medico, riconoscibile per un camice chiaro, a cui ci si rivolgeva per questioni di salute e altre figure simboliche come il Monaco, con tanto di saio e cordone, e il Maresciallo, individuato da una sciabola e diversi cappelli. Oggi questi resti non sono più riconoscibili perché tutti raccolti in una grande teca, ma alcuni dicono di riconoscere nei crani ancora esposti i vecchi parroci.
Il culto viveva il suo apice devozionale ogni venerdì, giorno in cui ci si riuniva in preghiera nella catacomba al termine di una processione che si snodava lungo via dell’Arco, oggi, invece, la Terrasanta è aperta il lunedì e il venerdì.