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Muscarà: feci bene a lasciare il M5S, oggi è l’ombra di se stesso

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NAPOLI – “Sono passati tre anni da quando ho lasciato il Movimento 5 Stelle, una scelta che oggi si dimostra quanto mai corretta, l’unica scelta possibile. Allora denunciai una direzione ormai lontanissima dai principi fondanti del Movimento: dall’abbandono delle battaglie per l’acqua pubblica e l’ambiente, alla fusione con il Pd che ha ridotto il M5S all’irrilevanza. Oggi, le ultime vicende confermano le mie ragioni”.

La consigliera regionale Maria Muscarà, oggi indipendente, si riferisce a recenti fatti che riguardano il M5S e la sua leadership: “L’alleanza strutturale con il PD sta definitivamente schiacciando ciò che resta del Movimento, l’opposizione o meglio la finta opposizione in Consiglio regionale che, nel migliore dei casi si esplicita con qualche timida astensione su provvedimenti per i quali una volta occupavamo le aule. E poi il voto favorevole sull’autonomia differenziata, fortemente sostenuto da Conte che mina ulteriormente l’unità del Paese e penalizza il Sud. Non si può inoltre ignorare il peso delle gravi situazioni finanziarie personali che emergono intorno ai vertici del Movimento, come i milioni di euro di debiti attribuiti alla compagna di Conte. Tutti elementi che non solo suscitano dubbi sulla trasparenza, ma allontanano sempre più il M5S da una politica orientata al bene comune”.

Muscarà conclude con una riflessione: “Il Movimento che oggi vediamo è l’ombra di ciò che era: nato per essere un’alternativa, si è piegato alle logiche di potere che avrebbe dovuto combattere. La mia scelta di uscire non è stata solo una presa di distanza, ma un atto di coerenza verso i cittadini e i principi che avevamo promesso di difendere. Chi allora non comprendeva, oggi non può che constatare quanto fosse necessario quel passo. Chi è rimasto dentro il fu movimento, ha tradito i principi del Movimento 5 Stelle, primo tra tutti l’ex giovane Roberto Fico, pronto a benedire con la sua impalpabile ma costante presenza il suo terzo e poi quarto mandato galleggiando ormai nel sistema che avrebbe dovuto smantellare invece di dedicarsi a spedire curricula per trovarsi un lavoro”.

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