AVELLINO – Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per alleviare i sintomi e dare maggiore efficacia ai trattamenti riabilitativi.
Il progetto pilota è stato presentato all’Azienda ospedaliera di Rilevanza Nazionale “San Giuseppe Moscati” di Avellino, progetto che si basa sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale e che coinvolgerà un nutrito gruppo di pazienti irpini. Parte dall’unità di Neurologia del capoluogo per coinvolgere in una seconda fase il centro di riabilitazione Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi. Al centro uomini e donne colpiti soprattutto dalla malattia di Parkinson, ma dedicato anche a chi è affetto da altre malattie neurodegenerative. Un robot, appositamente realizzato, li aiuterà nei movimenti e li solleciterà anche nelle piccole azioni quotidiane. “Bisogna provare a disegnare sempre nuove strategie d’intervento, con l’ausilio delle tecnologie più avanzate, come, ad esempio, di sensori indossabili o di applicazioni sperimentali della robotica – ha detto Giulio Cicarelli, responsabile del centro Parkinson dell’Unità operativa di Neurologia- per garantire al paziente una migliore qualità della vita nel corso delle diverse fasi di progressione della malattia e l’innovazione tecnologica può essere uno strumento utile per raggiungere questo obiettivo”.
mda