La mappa della mortalità per Covid sul lavoro non cambia: Lombardia, Campania, Liguria, Abruzzo, Puglia e Molise. Si riconfermano come regioni con il più alto rischio di mortalità per Covid sul lavoro rispetto alla popolazione occupata in 20 mesi di pandemia.
Questa la prima proiezione prodotta nell’ultima indagine elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sull’emergenza sanitaria nel Paese sulla base di dati Inail.
Una mappatura che vede ancora una volta il rischio di mortalità meno elevato in Trentino Alto Adige, Basilicata, Sardegna, Toscana, Calabria e Veneto.
Ed è proprio il Veneto che anche dopo 20 mesi di emergenza sanitaria risulta essere la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati. Infatti, rispetto ad un’incidenza media nazionale pari a 32,6, il Veneto fa registrate un indice di 15,6. Ben lontano dai più preoccupanti valori di Lombardia (43,4) e Lazio (34,6). Tra gli indici più preoccupanti si rilevano quelli di Molise (75,7), Campania (56,9), Abruzzo (53,2) e Liguria (44,9).