Napoli. Ci sono due indagati per la morte di Chiara Jaconis, la turista 30enne di Padova uccisa da un corpo contundente caduto dal terzo piano di un’abitazione tra via Sant’Anna di Palazzo e via Teresella ai Quartieri spagnoli. Sarebbero i genitori del bambino che ha fatto cadere dal balcone una statua di onice nera di circa due chilogrammi.
Ascoltati in Procura dai sostituti procuratori Ciro Capasso e Raffaele Barela i due indagati avrebbero respinto ogni addebito, negando anche di aver mai visto la statuetta che ha ucciso Chiara. Dai rilievi svolti dagli investigatori però non ci sarebbero dubbi sull’individuazione del balcone e dell’abitazione da cui la statuetta è caduta. Allo stato la domanda da porsi è se è possibile contestare ai genitori l’omicidio colposo o piuttosto una ‘culpa in vigilando’?. Le indagini della Procura proseguono allo scopo di acquisire ulteriori elementi. Ieri sera è stata organizzata una fiaccolata dai residenti dei Quartieri spagnoli per ricordare la morte di Chiara. Intanto il padre della trentenne morta martedì all’Ospedale del Mare ha chiesto che venga rimosso il video che ritrae il momento in cui la figlia viene colpita dalla statuetta.