Nella mattinata di sabato, 22 aprile, alle ore 11.00, nell’ambito dei dispositivi di vigilanza prevenzione e controllo del territorio, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura, mentre transitava nei pressi dell’Esselunga di via Buonarroti, notava un soggetto già noto alle Forze dell’Ordine, in quanto di solito dedito all’attività di spaccio di stupefacenti.
L’uomo alla vista della volante della Polizia, si dava alla fuga per sfuggire ai controlli ma gli operatori riuscivano a bloccare tempestivamente il giovane, impedendogli di deglutire un involucro di plastica che questi tentava di nascondere in bocca e che dalla successiva analisi risultava essere sostanza stupefacente di tipo “eroina” della quantità 5 grammi.
Da una verifica più dettagliata inoltre all’interno del portafoglio si accertava come il giovane custodisse una somma di euro 490,00 in contanti: suddivise in 5 banconote da 50,00 euro, 9 banconote da 20 euro, 4 banconote da 10 euro e 9 banconote da 5 euro, pertanto, tenuto conto anche dei precedenti dello stesso e sussistendo i presupposti dell’attività di spaccio, lo stesso veniva accompagnato presso gli uffici della Questura per procedere all’esatta identificazione tramite il fotosegnalamento, essendo sprovvisto di documenti.
A seguito degli accertamenti identificativi il predetto risultava essere un cittadino iracheno 60enne, privo di permesso di soggiorno, senza fissa dimora, presente sul territorio italiano dal 2000, con innumerevoli precedenti per spaccio di sustanze stupefacenti, arrestato nel 2017 per spaccio e dimesso dal carcere a settembre 2022, e già destinatario di ordine di allontanamento dal territorio italiano emesso dal Questore di Nuoro a dicembre 2022.
Sussistendo la flagranza di reato ex art. 73 DPR 309/90 (Testo Unico Stupefacenti), di detenzione di sostanza stupefacente tipo eroina finalizzata allo spaccio, il ragazzo veniva tratto in arresto e associato presso le camere di sicurezza della Questura a disposizione della Procura delle Repubblica di Monza per la celebrazione del giudizio per direttissima, all’esito del quale veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Questura di Monza e della Brianza.
La droga e il denaro contante, provento illecito dell’attività di spaccio, venivano sottoposti a sequestro penale.
Comunicato Stampa