Nell’ambito dell’attività di prevenzione generale e soccorso pubblico, alle ore 00.35 di giovedì 12 gennaio, due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura di Monza e della Brianza intervenivano in questa via Boito, n. 100, su segnalazione pervenuta alla sala operativa della questura, relativa ad una rapina patita da due giovani. Giunti sul posto, i poliziotti apprendevano dal richiedente, un giovane studente di 22 anni già sottoposto alla prime cure da parte del personale sanitario, che, mentre stava passeggiando con un amico dopo un’intensa giornata di studi in vista dell’esame universitario che avrebbero dovuto sostenere nella mattinata odierna, erano stati fermati da un uomo, apparentemente di origini nordafricane, il quale, proferendo frasi incomprensibili il lingua araba, dopo essersi impossessato della catena della bicicletta di proprietà di uno dei due, li aggrediva colpendoli violentemente con la stessa catena alla testa ed a una mano, per poi impossessarsi della medesima bicicletta rapinandola ai due malcapitati ragazzi e facendo perdere le proprie tracce.
Nonostante le ferite e il grande spavento, i giovani offrivano ai poliziotti una dettagliata descrizione dell’aggressore: i due ragazzi venivano trasportati da una autoambulanza giunta sul posto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza per accertamenti dove ad uno di loro i medici riscontravano un trauma cranico non commotivo con una prognosi di gg. 15 salvo complicazioni, e nel contempo, una pattuglia delle Volanti iniziava immediatamente a perlustrare la zona alla ricerca del rapinatore, mentre l’altro equipaggio delle Volanti si recava al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo al fine di sincerarsi sulle loro condizioni e acquisire ulteriori elementi utili per le indagini. Giunti sul posto, i poliziotti, legata proprio all’ingresso del pronto soccorso con la catena usata nella perpetrazione del delitto, una bicicletta molto simile a quella poco prima rapinata alle vittime e della quale le stesse avevano fornito una descrizione, ovvero una classica bicicletta da passeggio di colore nero. Immediatamente, gli operatori di polizia accedevano al pronto soccorso, avendo il più che fondato sospetto che l’aggressore potesse aggirarsi nei paraggi.
Poco dopo, i poliziotti notavano un uomo, le cui caratteristiche corrispondevano a quelle riferite poco prima dalle vittime. Pertanto, bloccavano il sospettato e dopo aver ottenuto dalle vittime presenti sul posto la conferma che si trattava proprio del loro aggressore, i poliziotti lo accompagnavano in Questura per gli accertamenti del caso. Il soggetto veniva sottoposto a rilievi dattiloscopici e foto-segnaletici e compiutamente identificato quale 23enne cittadino egiziano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale e destinatario di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal Questore l’11 dicembre scorso. Come riporta la nota della questura, sussistendo gravi, precisi e concordanti indizi di reità in ordine al reato di rapina, il rapinatore veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata ed associato alla Casa Circondariale di Monza a disposizione della Procura della Repubblica di Monza.