I militari della compagnia di Solofra, su delega della Compagnia di Cassano d’Adda (Mi), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Milano, nei confronti di due coniugi entrambi di Montoro. Mentre è scattato l’obbligo di dimora per un 36enne, attualmente irreperibile, accusati per importazione aggravata e continuata di sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta dalla compagnia carabinieri di Cassano d’Adda (MI) e coordinata dalla Procura di Milano, trae origine dal controllo effettuato il 15 dicembre 2020 a Vignate (MI) dai militari della Stazione di Melzo nei confronti dei tre indagati, sorpresi in circostanze ambigue; i tre campani stavano infatti tentando di disfarsi in un terreno agricolo di mangime per animali occultato in una cassa in legno preveniente da Malaga (Spagna), ritirata personalmente dagli stessi da un’azienda di spedizioni internazionali con sede a Vignate, ove era in fermo deposito.
Le attività investigative, sviluppatesi dall’analisi ad ampio raggio delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, dalla documentazione delle spedizioni e dei relativi pagamenti e dall’esame del traffico delle utenze telefoniche in uso agli indagati, hanno consentito di ricostruire che tra il novembre e il dicembre 2020, in quattro occasioni (tra cui il sequestro del 18 dicembre 2020), i due coniugi, tramite aziende cessate o inesistenti con sede in provincia di Avellino, avevano commissionato alla società di Vignate il recupero da un’omologa azienda di Malaga di ulteriori bancali diretti ad una società maltese, contenenti verosimilmente il medesimo quantitativo di sostanza stupefacente, celato da materiale organico di scarto (mangime o fibre di cocco).