Nel corso della mattinata dell’8 febbraio 2022, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Modena , su ordine della Procura di Bologna, Direzione Distrettuale Antimafia (dott. Marco Forte e dott. Giuseppe Amara, con il coordinamento del Procuratore, dott. Giuseppe Amato), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bologna (dott. Letizio Magliaro) nei confronti di 20 persone – 19 in custodia cautelare in carcere ed una sottoposta a divieto di dimora nella Provincia di Modena – indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, prevalentemente del tipo cocaina. Nel medesimo contesto, sono state eseguite, inoltre, 45 perquisizioni domiciliari.
L’attività, originata dalle congiunte risultanze acquisite dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Modena e dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Modena, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in relazione all’esistenza di un’associazione criminale, attiva quanto meno a partire dal 2018, dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
Le investigazioni hanno consentito di ricostruire l’organigramma del sodalizio criminale come segue:
– il primo livello con a capo tre fratelli, ritenuti promotori ed organizzatori dell’associazione, con compiti gestori e di reclutamento dei sodali, individuazione dei fornitori, individuazione dei luoghi di stoccaggio dello stupefacente;
– il secondo livello composto da partecipi, di varie nazionalità, con funzioni di rilievo nell’attività di supporto materiale e logistico all’associazione (gestione dello stupefacente e rapporti con i fornitori ed acquirenti);
– il terzo livello costituito da corrieri, magazzinieri e prestanomi che favorivano l’associazione e ne consentivano il funzionamento;
– il quarto livello, infine, riconducibile a gruppi criminali dediti prevalentemente allo spaccio al dettaglio.
L’organizzazione contava su una rilevante dotazione materiale costituita da: armi, pluralità di basi logistiche per la custodia di ingenti partite di sostanze stupefacenti, vetture (alcune delle quali modificate per le finalità di trasporto dello stupefacente) denaro, innumerevoli utenze e telefoni cellulari criptati.
L’indagine, infatti, ha evidenziato come i consueti mezzi di investigazione, compresi i tradizionali metodi di intercettazione, seppur fondamentali nel lavoro degli inquirenti, venivano elusi dagli indagati, che prediligevano l’uso di piattaforme di comunicazione criptata.
Proprio dalla complessa analisi di dette conversazioni, con preventiva associazione tra i pin utilizzati e nome degli utenti, si è potuto addivenire ad un archivio di messaggi testo, foto, audio e chat attachment di estrema importanza, consentendo sia di identificare compiutamente alcuni utilizzatori sia di ricostruire a ritroso le attività illecite del gruppo.
Nel corso delle attività d’indagine, anche condotte presso la Procura di Modena, sono tratte in arresto 42 persone e sequestrati 18 Kg. di cocaina, 5 kg. di eroina, 300 kg. di hashish, 92 kg. di marijuana e 95 piantine della medesima sostanza, nonché 230 mila euro in contanti e 6 pistole con relativo munizionamento.
L’attività ha visto l’impiego di circa 200 unità tra Carabinieri e Agenti della Polizia di Stato, oltre al supporto delle unità cinofile.