NAPOLI – Sono stati due rider i primi a soccorrere il 15enne sequestrato martedì mattina a San Giorgio a Cremano subito dopo il rilascio.
Stavo imboccando la tangenziale a Licola per andare verso Varcaturo quando ho visto questo ragazzo con le mani legate con le fascette e i polsi insanguinati. Inizialmente ho pensato a una trappola per una rapina, poi mi sono fermato e ho capito subito che la situazione era molto grave. Mattia mi ha spiegato che era stato rapito. Incredulo, ho contattato un collega, Lino, con cui dovevo incontrarmi e gli ho chiesto di raggiungermi”. E’ il racconto di Umberto, il primo rider che ha soccorso il ragazzino.
“Quando Umberto mi ha chiamato – racconta Pasquale, detto Linio – sono accorso subito. Abbiamo cercato di tranquillizzare Mattia, di dargli conforto, acqua, e lui ha chiesto di chiamare il padre, felicissimo di sentire di nuovo la voce del figlio. Sono rimasto circa 30 minuti con Mattia, mentre Umberto era andato a concludere la consegna che aveva in sospeso, fin quando non sono arrivati due zii di Mattia che lo hanno abbracciato e riportato a casa. È stato un momento molto intenso, ma siamo felici di essere stati d’aiuto”.