È giunto a processo con l’accusa di falso per aver mentito nel dichiarare nell’autocertificazione che stava tornando a casa dal lavoro.
A seguito di un controllo a Milano nel marzo dello scorso anno in pieno lockdown da emergenza Covid, un 24enne è stato assolto, perché “un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge” e, anche se ci fosse, sarebbe “in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo”, previsto dalla Costituzione. Il ricorso è stato accolto dalla Procura di Milano “perché il fatto non sussiste”. Assolto dunque il 24enne dal gup Alessandra Del Corvo con rito abbreviato.