Già da mercoledì 23 febbraio rafforzato il contingente in campo. Interventi coordinati dalla prefettura
Riflettori puntati su Firenze il prossimo 27 febbraio. La città ospiterà contemporaneamente la visita istituzionale delle massime cariche dello Stato italiano e dello Stato Pontificio. «Non c’è dubbio. È decisamente singolare», ha dichiarato il prefetto Valerio Valenti in un’intervista sul quotidiano La Nazione.
Nella circostanza, la responsabilità generale per quanto attiene ordine e sicurezza pubblica è in capo al prefetto, mentre è il questore che cura ogni singolo aspetto tecnico e organizzativo. «Il compito che devo svolgere – spiega Valenti – è essenzialmente di coordinamento, in modo che ogni tassello di questo evento si incastri in modo organico, funzionale, nel rispetto delle professionalità e competenze di ogni persona che ricoprirà un ruolo in questa occasione straordinaria. Lo scopo è garantire la massima sicurezza, anche dei vari cerimoniali, in modo coerente e compatibile».
Sono state diverse le riunioni già fatte anche con il Corpo di Gendarmeria vaticana e l’Ispettorato di Ps Vaticano che si occupa della protezione del Pontefice durante le sue visite in territorio italiano. «Altre ce ne saranno nell’imminenza dell’evento. L’ultima sarà domenica mattina. Un lavoro di coordinamento e sintesi».
In merito alle forze in campo, il prefetto spiega che il numero varierà di giornata in giornata. Il contingente sarà rafforzato già da mercoledì 23 febbraio quando arriverà il premier Draghi: 700 unità complessive fino a domenica 27 febbraio. «Bisogna considerare che oltre al Papa e al Presidente Mattarella ci saranno ministri, vescovi, Romano Prodi, il presidente del Parlamento Europeo, l’Alto Commissario per i diritti umani e per i Rifugiati e tantissime altre personalità».
