Proseguono con incisività le attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo Apuano da parte dei Carabinieri del NORM della Compagnia di Massa. Nella mattinata odierna, 40 Carabinieri della locale compagnia, supportati anche dai militari del Nucleo Cinofili di Pisa – San Rossore, hanno dato esecuzione a due misure cautelari personali della custodia in carcere e numerose perquisizioni domiciliari disposte dall’Autorità Giudiziaria nell’ambito di una articolata attività di indagine che ha visto coinvolte diverse persone che sono tutte ritenute, a vario titolo, presumibilmente responsabili dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina ed hashish. I militari del NORM, coordinati dal Pubblico Ministero dalla locale Procura della Repubblica, attraverso una strutturata attività investigativa che è stata svolta anche mediante l’ausilio di strumentazione tecnica, hanno potuto documentare come una 46enne di origini Romene, ma da molti anni residente in Italia, dopo l’arresto del marito avvenuto lo scorso settembre, aveva organizzato una fiorente attività di spaccio di stupefacenti che si sviluppava nelle aree adiacenti alla sua abitazione.
La donna, supportata da un 30 enne massese, quotidianamente organizzava e dirigeva le cessioni di stupefacenti, provvedendo ad acquisire le molteplici richieste dai “clienti”, stabilire i diversi luoghi ove dovevano concludersi le consegne, che variavano in continuazione in relazione agli orari e ai giorni della settimana, ma che avevano sempre in comune l’area circostante il luogo di residenza. L’indagine ha evidenziato come l’arrestata si preoccupava di verificare costantemente la situazione dei diversi luoghi di consegna; infatti, attraverso il fattivo supporto del suo collaboratore, il quale si prodigava anche nelle consegne “a domicilio”, e di altre persone che allo stato attuale sono anch’esse ritenute presunte responsabili dei reati a loro contestati, la donna verificava durante il giorno l’eventuale presenza di persone o mezzi a lei non conosciuti o che destavano in lei sospetti, il possibile arrivo o transito delle Forze di Polizia, facendo avvicinare alla sua abitazione solo le persone che riteneva particolarmente fidate. È stata proprio la diversificata “clientela” che quotidianamente veniva notata andare e tornare nelle adiacenze dell’abitazione, anche sino a notte fonda, che ha destato sospetti nei Carabinieri, i quali, dopo una preliminare attività info-investigativa, hanno dato avvio all’indagine che è durata alcuni mesi. Il Pubblico Ministero titolare dell’attività investigativa, valutati i numerosi elementi di prova raccolti dalla Polizia Giudiziaria operante, che ha documentato circa 700 cessioni mensili di stupefacenti che variavano nelle quantità e nei relativi importi e che denotavano un giro d’affari di una certa rilevanza, ha chiesto al Giudice per le Indagini preliminari del locale Tribunale l’emissione di una idonea misura cautelare.
Quest’ultimo, in considerazione dei rilevanti e gravi indizi di colpevolezza sussistenti, applicava nei confronti dei due corresponsabili la misura della custodia cautelare in carcere. I due prevenuti, dopo le formalità di rito, venivano tradotti presso le case di reclusione di Pisa e Massa, per essere tenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e, in sede d’interrogatorio di garanzia, potranno fornire le eventuali giustificazioni in merito alle contestazioni mosse nei loro confronti, nel contradditorio tra le parti. L’attività dei militari è proseguita nell’effettuare altre 8 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettante persone che, nel corso dell’attività d’indagine, avevano avuto costanti rapporti con gli arrestati, al fine di poter acquisire eventuali ulteriori elementi di prova tali da saldare l’impianto accusatorio. Nel corso delle odierne attività sono state sequestrate sostanze stupefacenti del tipo cocaina per grammi 100 circa, del tipo eroina per grammi 37 circa e del tipo hashish, gr.79 circa nonché la somma di denaro di euro 1.130 provento di attività illecita. La recente attività di indagine conclusa dai militari del NORM della Compagnia Carabinieri del capoluogo, rappresenta un’efficace e tempestiva forma di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area Massese; fenomeno che, ancora oggi, desta particolare preoccupazione a causa del diversificato e alquanto numeroso bacino di assuntori, termina la nota dei Carabinieri.
FOTO: Archivio Polizia di Stato