Marina Militare Nastro Rosa Veloce Fincantieri Cup – La premiazione del Museo del mare chiude ufficialmente la prima edizione

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Con l’arrivo degli ultimi equipaggi, seguito dalla cerimonia di premiazione, si è ufficialmente conclusa la prima edizione del Marina Militare Nastro Rosa Veloce-Fincantieri Cup, la regata no-stop più lunga del Mediterraneo organizzata da Difesa Servizi S.p.A., SSI Events in collaborazione con la Marina Militare.

A tagliare il traguardo nel corso della giornata di ieri sono stati Marina Militare (Elisabetta Maffei-Federico Piani), giunta a Genova alle 7.46 del mattino, seguita alle 13.47 da Team Fratelli Visconti (Lisa Berger-Alex Laline), protagonista di una grande rimonta, e da Aeronautica Militare (Margherita Digrazia-Giancarlo Simeoli) e Team Sanfer (Maggie Adamson-Matteo Ichino) a chiudere le fila alle 16.46.

A Genova è arrivato anche Team Genova TOR (Dominique Knuppel-Guillerno Altadill) che, bloccato in un’enorme bolla d’aria a 30 miglia dal traguardo, ha raggiunto il capoluogo ligure a motore.

Nel corso della stessa giornata, la Giuria Internazionale ha discusso tutte le proteste presentate dagli equipaggi, assegnando alcune penalizzazioni per passaggi troppo ravvicinati in prossimità di alcune isole e un abbuono di 9 ore a Team Fratelli Visconti, in considerazione del fatto che la rottura della randa, per ovviare alla quale si sono dovuti fermare a San Benedetto del Tronto, è stato confermato essere conseguenza di una riparazione precedente la partenza.

In seguito alla decisione assunte dal panel, la classifica finale ha visto quindi Team Urban Value anticipare Team Softway (Pam Lee-Andrea Fornaro), Team Venezia Salone Nautico (Cecilia Zorzi-Alessandro Torresani), Team Acone (Catherine Hunt-Alexis Thomas), Team ENIT (Irene Bezzi-Pietro D’Alì), Team Fratelli Visconti, Marina Militare, Aeronautica Militare, Team Sanfer e Team Genova TOR.

A Team Urban Value sono andati anche i tre riconoscimenti relativi agli spunti di velocità (madia sui 60 minuti con 16,83 nodi, media nelle 24 ore con 11,97 nodi e punta massima con 17,6 nodi) e il Trofeo delle Repubbliche Marinare.

Soddisfazione è stata espressa dai vertici di Difesa Servizi S.p.A. e SSI Events, unite nell’idea di rilanciare il giro dell’Italia a vela: progetto ambizioso, che nel corso del 2021 è stato completato per ben due volte con risultati che sono andati oltre le aspettative.

“Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa prima edizione del Marina Militare Nastro Rosa Veloce. L’idea di un versione “fast”, da percorrere tutta d’un fiato compiendo il periplo della Penisola, in prossimità di alcuni dei fari italiani più iconici, è nata dalla volontà di dar vita a una regata d’altura lunga e competitiva, di respiro internazionale. Credo che l’obiettivo sia stato pienamente centrato. La Marina Militare ha creduto in questo progetto fin dall’inizio, perché si fonda su due elementi imprescindibili per la Forza Armata: la vela e la marittimitá. Per cultura e tradizione, infatti, il legame tra la Marina Militare e la vela è sinonimo di cultura marittima, di valori alla base della formazione di ogni marinaio. D’altra parte, la vocazione marittima rappresenta per l’Italia un bisogno irrinunciabile: una fonte di ricchezza, ma anche di sfide, a cui il Paese tutto deve prioritariamente guardare nell’inquadrare i propri interessi vitali e strategici” ha commentato l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, capo Ufficio Affari Generali della Marina Militare.

La premiazione e la “lanterna” illuminata di rosa
Nel tardo pomeriggio, presso la sede del Museo del Mare, a poca distanza da una “lanterna” illuminata di rosa per l’occasione, si è svolta la cerimonia di premiazione. Tante le autorità presenti, a partire dal Sottosegretario di Stato per la Difesa Stefania Pucciarelli, il sindaco di Genova Marco Bucci, il prefetto Renato Franceschelli, l’assessore regionale Ilaria Cavo, il generale di divisione aerea Francesco Vestito, Comandante della 1^ Regione Aerea, il presidente di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Giorgio Palmucci e il presidente della Federazione Italiana Vela Francesco Ettorre.

A fare “gli onori di casa” sono stati Luca Andreoli, direttore generale di Difesa Servizi S.p.A., Riccardo Simoneschi, CEO di SSI Events e il Contrammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’Istituto Idrografico della Marina. Alla cerimonia hanno partecipato anche gli armatori, sponsor della manifestazione.

Il progetto Weaving Meadow
La premiazione è stata preceduta da una conferenza dedicata al progetto Waving Meadow che ha visto il coinvolgimento di importanti attori in rappresentanza di enti pubblici e del mondo della ricerca. Con lo slogan “Salvare la Posidonia significa salvare i nostri mari”, il progetto nasce con la volontà di lanciare un piano d’azione in difesa della Posidonia Oceanica attraverso l’istruzione, la ricerca e l’azione.

Waving Meadow mette in atto una serie di iniziative che mirano a mitigare l’impatto umano sull’ecosistema marino in protezione della Posidonia Oceanica. La mappatura delle praterie esistenti, la sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni sui benefici che apporta la pianta all’intero ecosistema e l’aumento dei campi boe che evitano gli ormeggi selvaggi con la conseguente distruzione di parti delle praterie di Posidonia Oceanica sono gli obiettivi principali del progetto.

La missione è quella di un lavoro corale, come ha illustrato il contrammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, che mette assieme tecnologia, comunicazione e expertise.

“La necessità è quella di proteggere ad ogni costo questi fragili e importantissimi ecosistemi, far conoscere le minacce e i benefici che apportano; basti pensare che le praterie di Posidonia producono 2,5 volte più ossigeno della stessa porzione di foresta amazzonica ma che spesso vengono dimenticate; è un problema di cultura” ha sottolineato il dott. Antonio Di Natale, Segretario Generale della Fondazione Acquario di Genova.