Sabato mattina la bonifica promossa dall’Area Marina Protetta Punta Campanella con la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto, diving e associazioni. Recuperata anche una coffa illegale nella zona A del Vervece.
Il Presidente del Parco, Lucio Cacace:” Grande partecipazione, grazie a tutti i volontari”Tanta plastica, lattine, bottiglie di vetro, corde, tubi, catene di ferro e attrezzi da pesca. Tra cui anche una coffa, recuperata nei fondali della zona A del Parco, il Vervece, dove vige il divieto assoluto di pesca. Recuperate anche 50 nasse che intrappolavano diversi organismi marini, tra cui ricci, conchiglie e granchi, poi liberati. E ancora, pezzi di vetroresina, qualche pneumatico e pure una sedia.
È stata un successo la grande operazione di pulizia promossa dall’Area Marina Protetta Punta Campanelle nel borgo di Marina della Lobra a Massa Lubrense. Circa 50 i partecipanti, tra Forze dell’Ordine- con i sommozzatori della Guardia di Finanza di Napoli e gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e Massa Lubrense- diving, associazioni subacquee, ragazzi del Forum dei Giovani Lubrense, Circolo Nautico locale, Marevivo, Fondazione Vervece e molti altri volontari. Al termine della bonifica, durata diverse ore, sono stati raccolti 7 quintali di rifiuti. Ripulito anche l’arenile del piccolo borgo marino. Il materiale rimosso dal mare e dalla spiaggia è stato poi consegnato a Terra delle Sirene per lo smaltimento.
“È stata davvero una grande operazione di pulizia – il primo commento del Presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace- C’è stata tanta partecipazione e sono molto soddisfatto della sinergia creatasi tra noi, Forze dell’Ordine, diving e associazioni. Ringrazio tutti i partecipanti che hanno svolto un grande lavoro. Puntiamo molto sulla valorizzazione ambientale di Marina della Lobra. L’operazione di pulizia di sabato mattina-sottolinea il Presidente Cacace- è solo una delle numerose azioni di riqualifica che stiamo portando avanti nel borgo marino che tra qualche mese vedrà l’apertura di un centro di primo soccorso per tartarughe marine e la presenza dei bus elettrici per collegare il centro di Massa al sito.”