Morrovalle è ora BANDIERA ARANCIONE: borgo di eccellenza per l’ospitalità, l’accoglienza, la tutela del patrimonio artistico e culturale. “Abbiamo lavorato da tempo e con costanza al raggiungimento di questo obiettivo. E’ un grande successo per tutta la comunità. Ora vorremmo far conoscere questo gioiello delle Marche al Mondo! L’Archeoclub ha messo a disposizione le proprie guide turistiche per realizzare un VIRTUAL TOUR attraverso il quale dare al visitatore la possibilità di esplorare le attrattive più significative del territorio morrovallese. Al tour virtuale si accede anche da SMARPHONE e dai QR code delle 15 targhe bilingue poste all’esterno di tutti i monumenti e beni storici. Inoltre, per valorizzare gli strumenti del turismo tradizionale , è stata anche pubblicata una nuova guida cartacea dal titolo :”Morrovalle , una porzione d’infinito”. I testi storici che hanno lo scopo di cogliere aspetti attrattivi storico-culturali della nostra cittadina sono tutti opera dell’Archeoclub D’Italia”. Non nasconde la sua immensa gioia, Nazzarena Acquaroli Cerone, Presidente Archeoclub D’Italia di Morrovalle, borgo marchigiano che conta ben 9917 abitanti e si trova in provincia di Macerata.
“Il nostro è un borgo di storia e di bellezza! Sono stati ritrovati mosaici che abbellivano la pavimentazione di antiche domus romane ma alla stampa che vorrà venire e agli stessi turisti, avremmo tanto da mostrare. Ad esempio i ritrovamenti, in contrada S. Lucia, di una Necropoli picena inquadrabile tra la fine del VII e VI sec. a.C. e di resti di epoca romana collegati al Fanum Apollonis. Non molto tempo fa abbiamo lavorato al restauro conservativo della FONTE DEL COPPO – ha proseguito Nazarena Acquaroli Cerone – in contrada del Coppo. Documenti di archivio attestano, infatti, l’esistenza in tale località del primo romitorio dei Frati Francescani in cui sostò Giordano d’Aglano , vicario del re Manfredi, venuto nelle Marche il 31 Agosto 1264 a portare uno speciale privilegio a favore di Montolmo , fedele al Re , ed un proclama contro gli abitanti di Petriolo schieratisi a favore del Papa Alessandro IV intenzionato a riconquistare la Sicilia. Archeoclub d’Italia sede di Morrovalle continua la sua opera a tutela del patrimonio storico del territorio. Il recupero del patrimonio storico dell’Italia è una battaglia di civiltà! Molteplici sono i monumenti da poter visitare a Morrovalle come: Palazzo Lazzarini, edificio del XIV secolo in stile gotico; Palazzo Roberti, costruito nel XVI secolo, dimora della marchesa Vincenza Roberti, Palazzo Nada Vicoli, del XVII secolo e attribuito al Vanvitelli, il Santuario della Madonna dell’Acqua Santa del 1612 con le spoglie di Pier Francesco Greci ed ancora il Convento Francescano, risalente all’XI secolo, infine anche il Convento dei Frati Cappuccini. Interessante è anche il Palazzo Comunale con la Torre Civica che risale al ‘300 e due campane di cui una del XV secolo e l’altra del XVI secolo”.
Palazzo Lazzarini del XIII secolo. “Lo storico Palazzo Lazzarini , edificio del XIII sec. fa da sfondo alla bella piazza medioevale del Comune di Morrovalle. Sorto sui ruderi dell’antica rocca, ha subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti: prevale attualmente l’aspetto neo-gotico – ha dichiarato Nazarena Acquaroli Cerone, Presidente Archeoclub d’Italia, sezione di Morrovalle – dovuto ad un intervento agli inizi dell’800, come attestato dalla lapide inserita al di sopra dell’arco d’ingresso.
Sulla facciata spiccano l’antico stemma dei conti Lazzarini ed il bellissimo portale in stile neo-gotico appartenuto ad un Castello che la nobile famiglia possedeva nella frazione di S. Lucia. L’interno del Palazzo accoglie al piano nobile le collezioni museali il cui nucleo fondamentale è costituito da numerosi dipinti provenienti dalle Chiese del territorio. Si tratta di tavole e tele databili fra il XVI e XVII sec, fra cui spiccano una Madonna del Soccorso del XVI sec, e una Sacra Conversazione dell’ambito del Pomarancio. Una particolarità è costituita dalla serie di ritratti di uomini illustri che richiama la raccolta del ‘500 dell’umanista Paolo Giovio. Di notevole interesse risultano alcuni oggetti appartenuti al Sacro Monte di Pietà di Morrovalle, istituito nel 1475 come Banco di pegni a scopo benefico. L’ultimo piano del museo ospita, dal dicembre 2020, la raccolta di reperti archeologici rinvenuti in contrada S.Lucia di Morrovalle a seguito degli scavi dell’agosto 2019 per il gasdotto S. Marco-Recanati.
Al pianterreno il Palazzo ospita parte della Biblioteca Comunale e la Sede dell’Archeoclub di Morrovalle. Le visite al Museo-Pinacoteca sono effettuate con l’ausilio di guide gratuite messe a disposizione dalla locale Sede di Archeoclub d’Italia, che gestisce l’intera struttura. Le aperture si effettuano nelle giornate del sabato e domenica dalle ore 16,00 alle 19,00”.
Le chiese di Morrovalle. “Morrovalle ha chiese di notevole interesse artistico – storico – culturale come la Chiesa di Sant’Agostino , la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo in stile neoclassico e la chiesetta di San Giuseppe. La Chiesa di Sant’Agostino situata nella piazza centrale V. Emanuele II in Morrovalle. La Chiesa attuale è stata costruita a partire dal 1723 – ha continuato Nazarena Acquaroli Cerone – e sorge nello stesso luogo di quella originale, della quale, purtroppo non si hanno né notizie né descrizioni. L’abside ospita il coro ligneo.
A destra dell’altare maggiore è collocata una splendida “Contemplazione” (olio su tela cm 210 X 150) del XIV sec. attribuita al pittore veronese Claudio Ridolfi. L’opera raffigura S. Margherita d’Antiochia in estasi con lo sguardo rapito da una visione celeste. Sull’altro lato della navata si trova un prezioso crocifisso del XVI sec. scampato all’incendio che distrusse la Chiesa di San Francesco nel 1560
Il successo di Morrovalle, nelle Marche. “Sarebbe bello lavorare alla candidatura dei borghi dell’Italia a Patrimonio Unesco. Faccio riferimento ai borghi della catena appenninica e alpina che rispondono a determinate caratteristiche, penso ad esempio a centri storici unici oppure accomunati dall’esistenza di siti archeologici unici. L’Italia è davvero immenso patrimonio del Mondo per storia, geologia, cultura, bellezza. Morrovalle ci dice che il nostro Paese deve puntare anche e forse soprattutto sulla valorizzazione del patrimonio culturale dei piccoli borghi. In un piccolo borgo italiano possiamo anche trovare grandi capolavori della pittura, dell’architettura e pieni di bellezza. Nei piccoli borghi italiani stanno continuando a venire alla luce grandi sorprese e storie straordinarie come è accaduto qualche giorno fa a San Casciano Dai Bagni, in Toscana. Archeoclub D’Italia c’è ed è pronta a collaborare con le istituzioni a tutti i livelli. Un plauso forte alla sede di Morrovalle – ha concluso Rosario Santanastasio, Presidente nazionale di Archeoclub d’Italia – che da sempre si batte per la valorizzazione ed il recupero della nostra memoria storica. Tutelare il patrimonio culturale del Paese significa allo stesso tempo prendersi cura del passato, della memoria storica senza la quale non potremo mai costruire il nostro domani”.