NAPOLI – Presentato nel primo pomeriggio il progetto Restart Scampia che dovrebbe trasformare il quartiere divenuto negli ultimi anni enclave della camorra a Napoli.
“Chiudere lo sgombero sei mesi fa era insperato. Eravamo partiti due anni fa con ‘Restart Scampia’ facendo un censimento. Abbiamo fatto un lavoro per reperire risorse pari a 150 milioni di euro, fondi Pnrr, cui si sono aggiunti altri fondi destinati alle periferie dal governo Renzi e che siamo riusciti a recuperare. Non è più la Scampia di Gomorra, ma una nuova Scampia”: esulta il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel giorno in cui con lo sgombero pacifico delle ultime undici famiglie dalle Vele di Scampia si dà formalmente il via al progetto “Restart Scampia” che prevede la costruzione di dodici nuovi edifici per oltre 430 famiglie da erigere sulle ceneri dei caratteristici palazzi disegnati dall’architetto Le Corbusier a Napoli tra gli anni ’60 e ’70, col tempo divenuti simbolo di degrado. Con lo sgombero delle ultime famiglie potranno partire le operazioni di abbattimento di due delle ultime tre Vele rimaste in piedi, delle sette originarie, e si potrà avviare il progetto di recupero dell’intera area. La Nuova Scampia dovrebbe sorgere verso la fine del 2027, ma già verso la fine dell’anno prossimo dovrtebbero essere edificate le prime case. “Finalmente – ha detto Manfredi nel corso di una conferenza stampa in Prefettura a Napoli – avremo la nuova Scampia”. Delle sette Vele originarie resterà in vita solo la Vela Celeste che sarà comunque sottoposta a intervento di riqualificazione. “Ringrazio anche il Governo – ha sottolineato il primo cittadino partenopeo – che ci è stato vicino e continuerà ad esserci vicino con la firma ad hoc di un provvedimento per la sistemazione delle famiglie sgomberate. Finalmente risolviamo una situazione che riguarda migliaia di persone e si volta pagina. Il cronoprogramma viene rispettato con un grande interesse per le periferie e per eliminare l’inaccettabile degrado che c’era. Voltarci dall’altra parte non ci appartiene – ha concluso Manfredi – con l’uscita delle ultime famiglie abbiamo dimostrato che si può fare”.