POLLICA – Quando i colleghi del Ros di Roma sono andati a casa ad arrestarlo per concorso nell’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo si è sentito male ed è stato ricoverato in un ospedale militare.
Domani dovrebbe essere sottoposto ad interrogatorio di garanzia, ma a quanto trapela dovrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere, anche perché il suo legale, l’avvocato Ilaria Criscuolo, ha ricordato che solo pochi mesi fa il suo assistito si è recato in Procura ed ha reso ai pm della Dda di Salerno un interrogatorio fiume durato oltre dieci ore, fornendo ampie spiegazioni. Dovrebbe invece rispondere all’interrogatorio del gip l’imprenditore Giuseppe Cipriano detenuto nel carcere di Fuorni. La posizione di Fabio Cagnazzo è ritenuta particolarmente grave, specie per la funzione assunta. Nell’ordinanza il gip usa parole dure nel delineare il ruolo assunto dal colonnello Cagnazzo nell’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, definendo la condotta “spregiudicata” e di “preoccupante indifferenza verso i doveri e i compiti imposti dal suo ruolo”. Ci sono tutti i crismi della “pericolosità sociale” e per il giudice Cagnazzo “è l’indiscusso protagonista dell’attività depistatoria funzionale alla copertura dei veri responsabili del delitto”. Ci sono poi quei 23 minuti in cui si allontana da una comitiva con la quale doveva andare a cena che costituiscono una falla nel suo alibi.
