Fermo dissenso alla realizzazione dell‘impianto di depurazione consortile, che dovrebbe accogliere, in zona Demanio, pure i reflui dei comuni vicini, cioè Minori, Atrani, Ravello e Scala. Uno slogan ha animato la protesta: “Maiori non si vende, si difende”.
Sono oltre trecento le persone in strada, a Maiori, per chiedere modifiche al progetto. Pur tutelandosi e nel rispetto delle norme anti – Covid, la manifestazione si è svolta sul lungomare ed è stata organizzata dal comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, lanciando un appello proprio al sindaco Antonio Capone per accogliere le richieste e modificare il progetto. Il sindaco Antonio Capone ha risposto attraverso i social network. Ecco il suo messaggio, pubblicato sulla pagina Facebook: “Non è più tempo di rimandare ma di agire e avere il coraggio di fare scelte, che seppur all’apparenza impopolari, possano dare nuovo slancio alla nostra città. Ho seguito con attenzione gli interventi che si sono susseguiti durante la manifestazione. Risponderemo alle osservazioni, alle obiezioni e alle preoccupazioni che sono emerse anche in questa sede, come già stiamo facendo nei confronti dei tanti cittadini che sono troppo spesso allarmati da ricostruzioni catastrofistiche e parziali emerse sull’argomento depuratore”.