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Madonna con la pillola abortiva, don Battaglia: “Manifestare idee non significa ferire sensibilità”

in N-Style/News by

NAPOLI – “In questi giorni, un’immagine utilizzata in una manifestazione pubblica celebrativa della Giornata Internazionale della Donna, ha suscitato turbamento in molti. La rappresentazione della Vergine Maria alla quale è stato sostituito il cuore con una pillola abortiva è stata infatti percepita da tanti come un’offesa alla fede e ai valori più profondi che animano la vita di milioni di persone”.

Così il cardinale di Napoli, don Mimmo Battaglia, in merito allo stendardo mostrato ieri in occasione della manifestazione di ‘Non una di meno’, a Napoli. “Viviamo in una società democratica, in cui la libertà di espressione è un diritto fondamentale e inviolabile. È giusto e doveroso che ciascuno possa manifestare le proprie idee, anche quando queste riguardano temi delicati e divisivi. Tuttavia, ogni diritto – sottolinea – porta con sé anche una responsabilità: quella di esprimersi senza ledere la sensibilità degli altri, senza ferire ciò che per molti è sacro, senza trasformare il dibattito in uno scontro che alimenta soltanto divisione e risentimento”. “Il tema dell’aborto è complesso e doloroso. Dinanzi ad esso, come Chiesa – evidenzia il cardinale di Napoli – avvertiamo il dovere di annunciare il Vangelo della Vita con parole chiare oltre che con gesti concreti di vicinanza a chi è nella difficoltà: non solo accompagnando chi è tentato da questa scelta estrema a contemplare altre possibilità, aiutandola a salvaguardare la vita, ma anche accogliendo e prendendoci cura delle ferite che la scelta dell’aborto lascia in tantissime donne, anche dopo lunghi anni”. “Riteniamo anche una missione fondamentale – dice Battaglia – dialogare con coloro che la pensano diversamente da noi, ma nella consapevolezza che la libertà di espressione non può mai diventare un pretesto per il dileggio o per il disprezzo della fede e dei valori altrui. Poi il Cardinale conclude: “A tutti, credenti e non credenti, rivolgo una disponibilità: la Chiesa partenopea è disposta sempre ad incontrare e dialogare con tutti, ma l’incontro e il dialogo non si nutrono di ferite e contrapposizioni, ma di ascolto e rispetto”.

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