MADDALONI – Tutti in attesa del discorso di fine d’anno del primo cittadino di Maddaloni. Qualche buontempone, frequentatore dei marciapiedi maddalonesi, lo vorrebbe eleggere uomo dell’anno, l’uomo della rinascita maddalonese. Non si è compreso per sfottò, o perché veramente se lo merita.
Andrea De Filippo, sulla scena politica da oltre quarant’anni (ricordiamo ai nostri lettori che è da poco rientrato in Forza Italia, insieme a una folta schiera di amministratori, partito abbandonato per dare vita alla stagione delle liste civiche, con la sua “Maddaloni nel cuore” risultata prima nei suffragi), in questi anni di amministrazione si è reso protagonista di alcune importanti iniziative, soprattutto volte alla rinascita delle periferie.
Ha cercato, insieme all’ assessore Corbo, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, di rappresentare le istanze che pervenivano a gran voce da interi quartieri e territori.
Grazie all’impegno dell’ assessore Ventrone, a differenza degli anni precedenti, per il periodo natalizio la città ed in particolare il centro, si è vestita a festa per la felicità dei piccoli, piena di gioia e di serenità, dove l’arte, la storia e le tradizioni non mancano.
Ma veniamo alle periferie ed in particolare a via Cancello, dove i cittadini per i lavori in corso hanno subito numerosi disagi, sentendosi il più delle volte abbandonati.
Lavori necessari, in ogni caso, per la costruzione della fogna.
In questi progetti di recupero delle periferie sono stati coinvolti esperti e professionisti.
Ma dietro tutto questo si nasconde l’opera del precedente assessore D’Alessandro per i progetti e la ricerca di fondi.
Comunque, resta ancora tanto da fare, dalle rotonde ai marciapiedi. Senza dimenticare il traffico pesante che continua ad essere un pericolo. Si attende, inoltre, l’apertura del nuovo casello autostradale con l’allargamento delle strade per costruire una città più moderna e normale.
Grossi passi in avanti sui rifiuti: la differenziata ha iniziato a dare dei buoni risultati, grazie alla partecipazione dei cittadini e all’occhio attento delle telecamere e delle guardie ambientali.
Ma una città normale dovrebbe avere anche un pronto soccorso, una casa comunale, un corpo di vigili urbani più presente, un campo sportivo, una casa per gli anziani. Si dovrebbe fare in modo che i più giovani restassero in città e non si recassero fuori per trovare lavoro.
Certamente ci vorrebbe una bacchetta magica per risolvere i tantissimi problemi che ha una città meridionale come Maddaloni, ma De Filippo, grazie anche al fatto che in Comune non esiste una vera opposizione consiliare, potrà portare a compimento i suoi progetti senza troppi ostacoli, per rendere Maddaloni una città normale, come sempre l’ha immaginata. (Carlo Pace)