Maddaloni, la vicenda Ferraro riaccende il fuoco delle polemiche in seno al Movimento 5 Stelle – NOTIX.IT

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Maddaloni, la vicenda Ferraro riaccende il fuoco delle polemiche in seno al Movimento 5 Stelle

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MADDALONI (Carlo Pace) – Alle dimissioni dal movimento cinque stelle da parte del consigliere comunale di Maddaloni, Michele Ferraro, non si è fatta aspettare la replica di Giuseppe Buompane, coordinatore provinciale.

Buompane precisa che nei fatti Ferraro già da tempo aveva dato prova di non appartenere più “a questa comunità di regole e di valori”; almeno da quando nel dicembre 2023 Ferraro aveva ritenuto di discostarsi dalla linea politica democraticamente tracciata da tutti i Portavoce Comunali M5S in occasione delle elezioni provinciali a Caserta.
“Ferraro non rappresenta di certo gli attivisti maddalonesi che anche in una situazione di forte criticità creata dallo stesso consigliere comunale, non hanno mai fatto mancare il loro contributo fattivo alle battaglie del MoVimento. A loro rivolgiamo il nostro grazie; andiamo avanti pronti a ripartire più forti che mai.”

Intanto, la rete si è scatenata, cominciano ad uscire le prime verità, le prime spigolature, le prime richieste di chiarimento. Riportiamo, qui di seguito, il commento di uno dei decani del movimento Maddalonese, Andrea Santangelo ex funzionario delle dogane.

La dichiarazione del consigliere comunale 5S, avv. Michele Ferraro, di abbandonare il Movimento per dichiararsi indipendente, dettata da un’oggettiva conseguenza politica, ha scatenato commenti pieni di acredine di carattere personale, di gelosie represse o di invidia, di personalismi, di colpevoli assenze e rifiuti al confronto da parte di figure istituzionali che niente hanno a che vedere con la Politica quella con la P maiuscola, riferendosi al compianto amico Antonio del Monaco che, è opportuno ricordare agli odierni detrattori, fu il più grande e forte sostenitore della candidatura dell’avv. Ferraro nei confronti di chi vi si opponeva certamente per velleità personali.

Si leggono commenti critici di sedicenti attivisti mai intervenuti alle molteplici riunioni anche se invitati. Si dimenticano i veri termini dell’accordo di alternanza nel mandato, non verificatasi per l’inaffidabilità di qualcuno che dopo aver sottoscritto il documento inviato ai coordinatori, Provinciale e Regionale, di sostegno al consigliere ha abbandonato la causa per il raggiungimento obiettivi personali. Si dimenticano della richiesta di confronto del consigliere e degli attivisti realmente attivi, ai rappresentanti istituzionali provinciale regionale e nazionali locali per dirimere una questione politica sorta a Maddaloni, richieste rimaste inevase e nemmeno degne di risposta.

Ora sono rinati gli attivisti, quelli finora latitanti, quelli che non hanno mai dato alcun supporto al lavoro del Consigliere, quelli che conoscono il retropensiero del consigliere Ferraro ma ignorano le molteplici interpellanze presentate, a nome del M5S, in seno alle varie Commissioni ed al Consiglio e tutti accusano di predeterminazione, di alleanze nascoste.

Il senso di molte critiche che si rccolgono, ora, alla luce delle dimissioni di Ferraro indica magari un percorso. La convocazione di un’assemblea in presenza dei responsabili istituzionali provinciale, regionale, nazionale ed europeo, nella quale interrogarsi e discutere i motivi della disattenzione riservata – in questi ulti anni – ai principi di trasparenza e confronto. Assemblea che, magari, non cambierà l’esito della vicenda, ma almeno servirà a riavvivare un dibattito interno al movimento che , al momento, francamente, sembra del tutto spento.

Nelle foto, dall’alto: Andrea Santangelo e Giuseppe Buonpane

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