LUSCIANO – Conte Maria Consiglia, professione avvocato, tre consiliature comunali alle spalle: due piene, con Nicola Esposito sindaco e una, di circa 20 mesi, con Giuseppe Mariniello Primo cittadino.
E siccome, morto un papa se ne fa un altro – indipendentemente dalle evoluzioni che potranno imprimere alla scena politica locale le autorità tutorie – dopo lo scioglimento anticipato dell’amministrazione comunale, si pensa già al futuro. Alla prossima giunta, anzi, al prossimo sindaco.
Ed è proprio questo il punto che tiene banco nelle discussioni politiche, oggi. Il candidato sindaco del gruppo di consiglieri che ha determinato l’autoscioglimento del Consiglio comunale è, appunto, Maria Consiglia Conte. Il suo nome rientra nell’accordo che Nicola Esposito e i nove consiglieri che hanno sottoscritto le dimissioni davanti al notaio De Nicola, nella serata di giovedì scorso: è dunque lei la candidata a primo cittadino del gruppo. La scelta, peraltro, oltre alle normali logiche dei rapporti di forza e di interesse espressi dalla politica, ha il pregio di assecondare la moda del momento, che è appunto quella di assegnare i ruoli di primissimo piano alle donne.
Per il resto, come Notix ha già ribadito nel precedente articolo, non potranno certo essere le parentele ad etichettare i professionisti come la Conte, la quale – per come la vediamo noi – resta una persona perbene. Fino a prova contraria.
Anche perché parliamo dei Conte, di una famiglia – come il cronista ha avuto modo di constatare – che è ed è sempre stata rispettosa ed educata nei confronti dei cittadini. E, rispetto alla quale, non si sono mai registrate chiacchiere malevoli né nei confronti della stessa né del settore commerciale – pure molto delicato – nel quale da sempre opera (quello delle onoranze funebri).
Restano, certo – come abbiamo scritto – parentele scomode, da parte di madre, che ci vengono segnalate con telefonate ed e-mail pressoché giornalmente, che la redazione ovviamente ha il dovere di verificare e pubblicare, e che un politico o comunque una carica pubblica deve aspettarsi essere messe in piazza. Nel caso, tuttavia, è nostro dovere sottolinearlo, le citate parentele non sono rappresentative della famiglia Conte.
Così come, parimenti, non possiamo non pubblicare la notizia – che non è una congettura – che l’avvocata Conte è non soltanto candidabile, ma è la candidata di Esposito e del gruppo dei consiglieri che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio comunale.
(Nelle foto, in alto da sinistra: Maria Consiglia Conte, Nicola Esposito, Renato Mottola, Marco Valentino, Francesco Palmiero, Domenica Inviti, Benito Mottola, Raffaele Esposito, Luciano Palmiero, Filippo Ciocio, Luigi Tamburrino)
